Ora dopo la vittoria (brogli o non brogli) del contestatissimo referendum che ha trasformato la Turchia in un Sultanato, Erdogan potrà proseguire con zelo il suo programma di annientamento dell’opposizione curda: così almeno tre persone sono rimaste uccise nei raid turchi nel nord della Siria e in Iraq contro i miliziani curdi.
L’Ypg ha riferito che gli attacchi aerei hanno colpito un media center, causando la morte di un numero imprecisato di combattenti.
I raid sono stati confermati questa mattina dall’esercito turco, che ha spiegato di aver effettuato attacchi aerei al Pkk “e ai rami estesi di questa organizzazione in Siria e in Iraq”, per distruggere “covi di terroristi”. L’Ypg è considerato uno dei partner più importanti dell’Occidente nella lotta contro l’Isis in Siria, ma la Turchia lo osteggia, considerandolo una propaggine del Pkk.
Raid aerei turchi sulle postazioni dei curdi in Siria e Iraq: 3 morti
Le truppe di Erdogan continuano a bombardare le formazioni dell'Ypg che sono in prima linea contro l'Isis
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25 Aprile 2017 - 17.12
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