La coalizione che combatte lo Stato Islamico sostiene che a Mosul siano rimasti non più di un migliaio di jihadisti a difendere la roccaforte dall’offensiva delle forze irachene sostenuta dalla coalizione a guida Usa.
Secondo il colonnello americano Joe Scrocca, portavoce della coalizione, i jihadisti, che erano “circa 2.000” all’inizio dell’offensiva su Mosul a metà febbraio, “pensiamo siano meno della metà adesso”.
Il problema però sono i civili. A decine sono morti sotto le bombe della coalizione a guida americana. Altri per le privazioni e la fame. E altri ancora ne moriranno perché la fine dell’Isis non poterà così rapidamente alla pacificazione della zona.
Mosul, chi non muore sotto le bombe muore per la fame
Sfollati dalla città in attesa delle razioni di cibo. L'emergenza umanitaria è sempre più grave
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30 Marzo 2017 - 21.47
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