Mosul, chi non muore sotto le bombe muore per la fame
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Mosul, chi non muore sotto le bombe muore per la fame

Sfollati dalla città in attesa delle razioni di cibo. L'emergenza umanitaria è sempre più grave

Emergenza umanitaria per gli sfollati da Mosul
Emergenza umanitaria per gli sfollati da Mosul
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globalist Modifica articolo

30 Marzo 2017 - 21.47


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La coalizione che combatte lo Stato Islamico sostiene che a Mosul siano rimasti non più di un migliaio di jihadisti a difendere la roccaforte dall’offensiva delle forze irachene sostenuta dalla coalizione a guida Usa.
 Secondo il colonnello americano Joe Scrocca, portavoce della coalizione, i jihadisti, che erano “circa 2.000” all’inizio dell’offensiva su Mosul a metà febbraio, “pensiamo siano meno della metà adesso”.
Il problema però sono i civili. A decine sono morti sotto le bombe della coalizione a guida americana. Altri per le privazioni e la fame. E altri ancora ne moriranno perché la fine dell’Isis non poterà così rapidamente alla pacificazione della zona.

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