Quattro forti scosse, trema il Centro Italia: una vittima nel Teramano
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Quattro forti scosse, trema il Centro Italia: una vittima nel Teramano

La zona già in ginocchio per la neve. Madre e bimbo estratti vivi. Si stacca una slavina: un disperso. Paura per un gruppo di turisti in hotel investito da valanga.

Gente in fuga. Montereale, Abruzzo
Gente in fuga. Montereale, Abruzzo
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18 Gennaio 2017 - 10.35


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Quattro forti scosse di terremoto hanno fatto tremare oggi, 18 gennaio 2017, l’Italia centrale. La prima, alle 10.25, di magnitudo 5,1, la seconda alle 11.14 di magnitudo 5,5, la terza alle 11.25 di magnitudo 5,3. Una quarta scossa è stata registrata alle 14.33. Ma lo sciame sismico è stato più ampio, con decine di scosse di più abbassa intensità. L’epicentro dei tre terremoti principali è avvenuto nei pressi di Montereale, Capitignano, Campotosto, in provincia dell’Aquila, a una profondità di nove chilometri. Gli altri comuni vicini al sisma sono Capitignano, Campotosto, Amatrice e Cagnano Amiterno. La scossa è stata avvertita anche nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche.

Dispersi, feriti, una vittima. I vigili del fuoco intervengono ovunque, un uomo senza vita viene recuperato dalle macerie a Castel Castagna (Teramo). Ha 83 anni ed è rimasto sepolto nel crollo della sua stalla in una frazione del paese. A Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo da sotto le macerie di un agriturismo, i vigili estraggono due cugini, una trentenne e ragazzo di 17 anni, (non una mamma con il figlio come si pensava inizialmente). Sono in condizioni di ipotermia. Caricati sull’elicottero Drago 54 arrivano in ospedale, è lei la più grave.
Un un uomo di 60 anni è sotto la slavina che si è staccata colpendo le case di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L’Aquila), le operazioni sono state interrotte con l’arrivo dell’oscurità e proseguiranno domani.

Una valanga ha investito l’hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso pescarese: l’allarme è stato dato da due clienti. “Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare” scrive su Facebook il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco. “A Rigopiano è in atto in queste ore una bufera di neve. In albergo c’erano 20 ospiti”, conclude Di Marco.
“Il maltempo continuerà anche domani. Tutti i mezzi sono prioritariamente impegnati per i soccorsi, stiamo lavorando senza sosta” dice il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. In più parti crollano stalle e si segnalano morti animali ma è impossibile fare una stima dei danni. Ritrovati i 15 allevatori di Arquata del Tronto dispersi, erano andati vicino al paese per dare da mangiare al bestiame.

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Impossibile scappare. “Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare. Le automobili non possono muoversi per via della neve”: è stata questa la drammatica testimonianza di una donna che vive in una frazione di Pizzoli, provincia dell’ Aquila.  

Emergenza anche per la neve. “L’emergenza non è il terremoto né i danni in zona rossa, bensì la neve. Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve” è l’allarme lanciato dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Nuovi crolli. Nelle zone terremotate, nei comuni di Amatrice e Accumoli, si sono verificati alcuni crolli, come nel caso di un cornicione della Scuola Alberghiera di Amatrice che ha ceduto in seguito alla scossa. I Vigili del Fuoco stanno compiendo ulteriori verifiche ad Amatrice e Accumoli, rese complesse dalla presenza di molta neve. Ad Amatrice inoltre è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant’Agostino. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Ora la torre campanaria di Sant’Agostino, dopo le due scosse di stamane, è definitivamente crollata.

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Curcio: operazioni di soccorso complicate per la neve. “È una situazione abbastanza complicata. Stiamo ricevendo i ritorni dal territorio, ovviamente il sisma è stato avvertito in maniera chiara su tutta la parte centrale fino alla Capitale. Al termine delle verifiche potremo dire se abbiamo avuto situazioni particolarmente difficili o meno”: lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. “In quelle zone – ha aggiunto – sta nevicando ormai da diverse ore, in maniera ininterrotta, e continuerà a nevicare ancora per le prossime ore”. Il Capo della Protezione civile ha fatto poi notare che le scosse non sono mai terminate dal 24 agosto, hanno superato le 45mila: “Le persone che vivono su quei territori lo vivono quotidianamente”. “Abbiamo attivato tutte le strutture – ha aggiunto – un po’ perché si sta lavorando dal 24 agosto un po’ perché stanno facendo dei punti specifici sulla parte meteo che sta aggravando questa zona”.

L’Aquila scuola chiuse domani. All’Aquila le scuole resteranno chiuse anche domani.

Chiuse le stazioni della A24. Tutte le stazioni dell’A24, l’autostrada che collega Roma, L’Aquila e Teramo, sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni causati dalla scossa.

Allarme valanghe. La protezione civile delle Marche ha diramato un allarme valanghe sul territorio regionale. La misura è stata decisa a causa della neve e delle nuove scosse di terremoto superiori a magnitudo 5 registrate oggi.

Evacuazione delle scuole a Rieti. Gli studenti di diversi istituti di Rieti sono stati fatti uscite precauzionalmente, come previsto dai piani di sicurezza, mentre a Roma, tra le decine di chiamate ai centralini, gli studenti in alcune scuole di Roma sono scesi in cortile a seguito della scossa.

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Metro evacuata a Roma. Alcune stazioni della metro di Roma sono state evacuate a scopo precauzionale dopo le scosse di terremoto avvertite anche a Roma. La precauzione riguarda sia la linea A che la linea B. Allo stato dunque risulta sospeso il servizio sulle linee A, B e B1 per attivare le verifiche necessarie e accertare eventuali danni. E’ stato disposto un servizio sostitutivo di navette.

Sospese le visite al Quirinale. L’ufficio Stampa comunica che sono momentaneamente sospese in via precauzionale le visite del pubblico al Palazzo del Quirinale. La decisione, già presa precedentemente, è dovuta alle nuove scosse di terremoto che si sono sentite distintamente anche a Roma.

Gentiloni segue da Berlino l’evolversi della situazione. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, appresa la notizia del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia, si è messo in contatto con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio e segue direttamente la situazione. 

Mattarella segue la situazione. Il presidente Sergio Mattarella, che si trova in Grecia per una visita di Stato, è stato informato delle nuove scosse di terremoto ed è in costante contatto con Roma per seguire l’evoluzione della situazione.

“Ogni scossa aggrava le condizioni dei nostri concittadini ma aumenta anche la determinazione a star loro vicini e ad aiutarli” ha detto parlando con i giornalisti ad Atene. Il capo dello Stato ha aggiunto che nonostante il nuovo terremoto la ricostruzione “si farà ugualmente”.

 

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