Mosul nel dramma: 600mila abitanti rimasti senza acqua
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Mosul nel dramma: 600mila abitanti rimasti senza acqua

Nei combattimenti tra lealisti e Stato Islamico danneggiato il maggiore acquedotto della zona

Civili in fuga da Mosul
Civili in fuga da Mosul
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30 Novembre 2016 - 13.05


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 Uccisi per rappresaglia, usati come scudi umani, rapiti. Non c’è pace per gli abitanti di Mosul. Ma adesso circa 600.000 abitanti dei quartieri orientali della città irachena conquistata dai seguaci del Califfo, dove le forze lealiste combattono contro i jihadisti dell’Isis, sono rimasti senza acqua a causa di danni provocati al maggiore acquedotto nell’area, secondo un portavoce del consiglio provinciale di Ninive.

«Il principale acquedotto, che rifornisce 15 quartieri e sobborghi orientali – ha precisato il membro del consiglio, Hussam al Abbar – ha subito pesanti danni a causa dei combattimenti». Abbar ha aggiunto che le squadre di tecnici che dovrebbero riparare la conduttura sono impossibilitati a raggiungere l’area dagli scontri che continuano.

L’offensiva lealista cominciata il 17 ottobre per strappare all’Isis Mosul ha portato finora solo alla riconquista di alcuni quartieri dell’estrema periferia orientale della città, dove i miliziani jihadisti continuano a resistere.

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