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Afghanistan, ora s'ammazzano tra loro: trovati i cadaveri decapitati di 15 miliziani dell'Isis

In atto un regolamento di conti in seno al Califfato. Da parte sua l'esercito di Kabul uccide altri dieci combattenti del califfato

Decapitazione- immagine d'archivio
Decapitazione- immagine d'archivio

globalist Modifica articolo

23 Novembre 2017 - 14.46


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E’ scontro totale in seno alla costola afghana dell’Isis. Secondo fonti governative, nell’area di Surkhab Bazar Mamandra, nel distretto di Achin della provincia Nangarhar, sono stati trovati i corpi decapitati di quindici miliziani dello Stato islamico, conseguenza di una faida all’interno della fazione del Califfato in Afghanistan.
Nel Nangarhar, fino al 2016, erano frequenti le uccisioni per decapitazione. Come quelle compiute da una unità paramilitare, legata ad un esponente politico locale, Zahir Qadir, ai danni sempre di miliziani dell’Isis.
Intanto, nelle aree di Gurguri e Kajra, del distretto di Haskamina, l’esercito afghano ha ucciso dieci miliziani di Daesh a conclusione di una operazione condotta con l’ausilio di unità aeree.

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