Siria, i ribelli tengono in ostaggio i civili ad Aleppo Est
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Siria, i ribelli tengono in ostaggio i civili ad Aleppo Est

La notizia era stata già diffusa da fonti russe e siriane, ma era stata ignorata dai media internazionali, bollata come “propagandistica”.

Aleppo Est
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23 Novembre 2016 - 16.53


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L’Osservatorio siriano per il monitoraggio dei Diritti Umani (Osmdu), vicino ai gruppi che combattono il presidente Bashar al-Assad, ha confermato che i “ribelli” siriani impediscono a tante famiglie di lasciare Aleppo Est circondata dall’esercito governativo e soggetta a bombardamenti aerei. Già la scorsa settimana, fonti governative siriane e fonti russe avevano parlato della situazione di Aleppo est, deunciando che i “ribelli” tengono in ostaggio la popolazione allo scopo di usarla come scudo umano. La notizia, nonostante l’ufficialità, era stata ignorata dai media internazionali perché ritenute “propagandistiche”.

Racconta Nena News: “Un abitante di Aleppo, Hajj Mohammed al-Jasim, ha riferito […] che alcuni membri della sua famiglia hanno provato a lasciare il quartiere di Bustan al-Basha per raggiungere i rioni a maggioranza curda di Sheikh Maqsoud. Tre gruppi ‘ribelli’ però hanno sconsigliato di attraversare Bustan al-Basha durante il giorno e hanno suggerito di aspettare la sera. Tuttavia quando è sceso il buio, ha aggiunto al Jasim, ‘(i ribelli) hanno cominciato a sparare’ per impedire il passaggio di una cinquantina di famiglie, inclusa la sua”.

Osmud ha stimato che almeno 100 famiglie di Aleppo Est sono in attesa di lasciare quella zona per raggiungere le parti non interessante dai combattimenti e dai bombardamenti. Nei giorni scorsi fonti dell’opposizione siriana e le agenzie umanitarie hanno accusato Damasco di ucciso decine di civili con raid aerei mirati che avrebbero colpito anche alcuni ospedali da campo, facendo anche vittime tra i bambini.

Conclude Nena News: “Da parte sua l’esercito governativo accusa i jihadisti “ribelli” di non distribuire ai civili i generi alimentari custoditi nei loro magazzini. Lo scorso 10 novembre le Nazioni Unite hanno denunciato che ad Aleppo Est sono state distribuite le ultime razioni di cibo e che la popolazione ora rischia la fame”.

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