Il rabbino di Gerusalemme: l'omosessualità va punita con la morte
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Il rabbino di Gerusalemme: l'omosessualità va punita con la morte

Shlomo Amar è finito al centro di polemiche: i gay sono una setta disgustosa

Il rabbino di Gerusalemme Shlomo Amar
Il rabbino di Gerusalemme Shlomo Amar
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18 Novembre 2016 - 16.25


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L’Isis getta i gay dai tetti dei palazzi. Un teologo di Radio Maria ipotizza che il terremoto potrebbe essere un castigo divino per le Unioni Civili. E per completare il giro delle religioni monoteiste l’ex rabbino capo (sefardita) di Israele e attuale rabbino capo di Gerusalemme Shlomo Amar è finito al centro di polemiche dopo aver dichiarato, in un’intervista al quotidiano Israel ha-Yom, che gli omosessuali sono una setta disgustosa. L’omosessualità, ha aggiunto, «è in prima fila fra i peccati più gravi e secondo la Bibbia va punita con la morte».
Il suo licenziamento, riferisce radio Gerusalemme, è stato subito invocato da più parti e alla polizia è anche giunta la denuncia di un’organizzazione che teme che le parole del religioso possano innescare nuove violenze omofobe, dopo che nella Gay Parade di Gerusalemme del 2015 un’adolescente fu pugnalata a morte da uno zelota ebreo.
Il rabbino Amar ha replicato di non poter cancellare con un gomma quanto scritto esplicitamente nella Bibbia. Ha anche ricordato di aver già condannato in termini inequivocabili l’uccisione della ragazza. Lo zelota che la pugnalò, ha ribadito, «è uno scellerato, un assassino maledetto e spregevole».

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