Venerdì nero in Turchia per la libertà di stampa. Can Dundar, direttore di Cumhuriyet, noto quotidiano turco d’opposizione, è stato condannato a 5 anni e 10 mesi di reclusione per violazione di segreto di Stato con la pubblicazione dello scoop sul passaggio di armi in Siria. Nel processo sono però cadute le accuse di tentato colpo di Stato. Insieme al direttore è stato condannato a 5 anni anche il caporedattore Erdem Gul. La procura aveva chiesto 25 anni per Dundar e 10 per Gul. Secondo quanto ha riferito Ntv, il tribunale ha deciso che potranno restare a piede libero, in attesa del processo di appello, ma con un divieto di espatrio.
Prima della sentenza, colpi d’arma da fuoco contro Dundar. Dundar, poco prima della condanna odierna, era sfuggito a un attentato. Colpi d’arma da fuoco erano stati esplosi contro di lui davanti al tribunale di Istanbul. Nell’attentato è rimasto ferito un reporter che si trovava vicino a Dundar: l’uomo che ha sparato è stato arrestato. L’attentatore, Murat Sahin, ha sparato, ha urlato “traditore” al giornalista.
Gul e Dundar erano già finiti in carcere. Gul e Dundar erano già finiti in carcere. I due giornalisti avevano trascorso 92 giorni in cella, la metà dei quali in isolamento. A febbraio 2016 la Corte costituzionale ha stabilito che la detenzione prima del processo era infondata perché le accuse scaturivano dall’attività giornalistica. Erano stati così rilasciati. Il presidente Recep Tayyp Erdogan si era detto contrario a questa sentenza. Erdogan aveva accusato i due di voler rovinare a livello internazionale la reputazione della Turchia. Il presidente turco aveva anche detto che Dundar avrebbe “pagato un prezzo pesante” per il suo reportage sul traffico illegale di armi dalla Turchia alla Siria.
Renzi: l’Ue si interrogi sull’accordo con Ankara. “Ciò che avviene in Turchia pone sotto un’altra luce, pone un interrogativo sull’accordo, tra Unione Europea e governo di Ankara”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo allo State of The Union, a Palazzo Vecchio. “L’accordo con la Turchia non può essere la sola soluzione”.
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