Vukovar, la guerra infinita
Top

Vukovar, la guerra infinita

A vent’anni dalla guerra continuano le consegne di armi e bombe alla polizia o l’abbandono di piccole santabarbare nelle campagna: le tensioni ancora non scemano<br>

Vukovar, la guerra infinita
Preroll

redazione Modifica articolo

12 Febbraio 2016 - 09.19


ATF

La polizia della Regione di Vukovar nel suo normale rapporto quotidiano riferisce che ieri dalla stazione di polizia di Markusica un uomo di Vinkovciè stato provaro in possesso si arrese fucile automatico “Crvena Zastava M70”, sei caricatori, 460 pallottole pezzi ed 11 bombe a mano. Lo stesso giorno, a Vukovar vicino alla riva del Danubio, in un sacco di iuta sono stati trovatri una mitragliatrice “M70 Zastava”con cinque carri caricatori e 150 pezzi di munizioni appartengono, e nella parte orientale della Croazia questo accade quasi ogni giorno.

Quando si sente dire che qualcuno 20 anni dopo la fine della guerra ha tenuto in casa ben undici bombe mano, viene da chieders quale tipo di uomo che pensa di poter avere ancora bisogno di che armi , e perché questo disgraziato abbia deciso di sbarazzarsi della zavorra soltanto adesso. La polizia non fornisce nomi ma in certi casi comunica luogo in cui i cittadini consegnano volontariamente le armi (questo “ volontariamente “è un punto importante, perché in questo caso non si incorre in nalcuna responsabilità né penalità, al contrario, mentre se il ritrovamento avviene nel coros di una perquisizione allora la pena è molto dura) .Tuttavia, gli esperti sanno bene che certi villaggi e anche alcune parti di Vukovar, popolate popolazione prevalentemente da serbi, e a volte traggono conclusioni che possono anche essere non vere.

Quando qualcuno rinuncia volontariamente a munizioni, bombe e altre attrezzature militari, gli esperti hanno con un’alta probabilità di concludere che si tratta di un serbo, che ha deciso di portarli alla polizia perché ora davvero non ne sente più il bisogno. Ci sono anche altri che decidono di sbarazzarsi di oggetti pericolosi e inutili e questi sono croati, ex difensori della città che si rivolgono alla polizia o chiamano un numero .

Magari si tratta di ex agenti di polizia o di persone che hanno un amico nella polizia, e la consegna volontaria sarà il modo meno doloroso per effettuare dovere civico e rispettare l’appello della polizia, che da almeno quindici anni invita i cittadinia consegnare senza timore attrezzature pericolose ed armi. D’altra parte, i membri delle minoranze nazionali serbe, appaiono riluttanti a presentarsi alla polizia e preriscono abbandonare le armi in campagna, e scelgono il sacco di tela ruvida ad abbandonare sulla riva del Danubio, in qualsiasi canale, in campi e boschi. Dappertutto nella zona ci si può imbattere in rifiuti pericolosi gettati nei pressi di un parco giochi per i bambini.

Fonte: Hina

Native

Articoli correlati