L'ex casa di Pistorius è a prova di festa. Lo dicono i nuovi inquilini
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L'ex casa di Pistorius è a prova di festa. Lo dicono i nuovi inquilini

I nuovi affittuari la giudicano ideale per i party. L'abitazione dell'ex atleta che ha ucciso la sua fidanzata è stata affittata a due giovani<br><br>

L'ex casa di Pistorius è a prova di festa. Lo dicono i nuovi inquilini
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12 Ottobre 2015 - 22.27


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La casa di Pistorius sarebbe il luogo ideale per le feste. Parola dei nuovi inquilini. Proprio lì dove l’ex velocista Oscar Pistorius ha ucciso Reeva Steenkamp. I nuovi inquilini sono due giovani sudafricani che hanno affittato la villa con piscina in uno dei più esclusivi quartieri di Petroria.

In un filmato postato su youtube David Scott, 33 anni, e Kagiso Mokoape, 23, i due nuovi inquilini, mostrano la casa e spiegano che è “perfetta per le feste”. “Oscar l’ha costruita per intrattenere. Ragazze ‘bollenti’ si inviterebbero da sole”, spiega Scott aprendosi una lattina di birra. Mentre l’amico gli fa eco: “Qui ogni fine settimana ci si divertirà”.

L’abitazione è stata ristrutturata e la porta del bagno attraverso la quale Pistorius ha sparato i quattro colpi che hanno ucciso la sua fidanzata è stata ovviamente sostituita.

La casa è stata messa in vendita da Pistorius dopo l’incriminazione per l’omicidio della fidanzata, il giorno di San Valentino di due anni fa.
Il campione paralimpico ha così potuto pagare le spese legale grazie a Louwtjie Louwrens, che ha comprato la villa per 230.000 sterline.

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Nel video i due nuovi inquilini, visibilmente ubriachi, sostano per un po’ proprio di fronte al luogo esatto del delitto, il bagno. Qui David Scott fornisce la sua versione dei fatti. “Hanno avuto una discussione. Lui l’ha seguita. Lei è scappata e si è chiusa in bagno. Quando ha capito che stava chiamando qualcuno le ha sparato. Questo è quello che è successo”, afferma con sicurezza. Il video non è piaciuto granché agli utenti di You Tube, che ne hanno criticato l’evidente cattivo gusto convincendo anche i due affittuari a chiedere scusa.

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