In Ucraina forse i bombardamenti di Kiev contro i civili si fermano: il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier annuncia che durante gli ultimi colloqui a quattro sulla crisi è stato raggiunto un accordo per la creazione di zone di sicurezza fra combattenti filo-russi e le forze governative. “Finalmente oggi abbiamo raggiunto un accordo sulla linea di demarcazione, di cui il protocollo di Minsk rimane la base, il ritiro delle armi pesanti dovrebbe cominciare subito”,fa sapere Steinmeier dopo i colloqui con i suoi omologhi di Francia, Russia e Ucraina. “Adesso molto dipende dal fatto se che quello che abbiamo concordato rimarrà solo sulla carta o se cambierà anche la situazione sul terreno.”
In una dichiarazione congiunta rilasciata dal ministero degli
Esteri tedesco, i ministri hanno notato “con seria preoccupazione” che i combattimenti in Ucraina orientale si sono gravemente intensificati, causando la perdita di molte vite umane, tra cui quella di civili. Ieri a Donesk una bomba governativa caduta su una fermata d’autobus ha ucciso 13 persone ferendone un’altra ventina.
“Questo deve cessare immediatamente e la situazione di quiete deve essere ricostruita”, dice la nota, aggiungendo che i ministri hanno invitato tutti gli attori sul terreno a rispettare pienamente gli accordi che comprendeva ritiro delle armi pesanti al di là della la linea di contatto, come previsto dal piano di pace di Minsk.
I ministri hanno detto che progressi tangibili sulla piena attuazione del protocollo potrebbero notarsi prima di un summit in programma nei prossimi giorni: gli accordi comprendevano un cessate il fuoco effettivo, un accordo sulla fornitura di aiuti umanitari e la continuazione del rilascio dei detenuti.I quattro ministri hanno ribadito il sostegno al gruppo di contatto per l’ Ucraina e ha invitato i firmatari dell’accordo di Minsk a ncontrarsi nei prossimi giorni per l’attuazione del cessate il fuoco e il ritiro delle armi pesanti. Inoltre, hanno chiesto la formazione di gruppi di lavoro per affrontare gli aspetti pertinenti ai ritiro sul terreno.
Anche la cancelliera Angela Merkel commenta affermando che l’obiettivo dei colloqui di Berlino è stato quello di cercare di riprogrammare un vertice dei quattro Paesi nella capitale kazaka Astana, che era stato convocato la scorsa settimana a causa di nuovi scontri.Kiev e Mosca si accusano a vicenda per la mancata attuazione di un cessate il fuoco concordato a Minsk lo scorso settembre , il presidente ucraino Petro Poroshenko, parlando al World Economic Forum di Davos mercoledì, ha ripetito che la Russia avrebbe 9.000 uomini sul suolo ucraino, e ha invitato Mosca a ritirarli.
Mosca ribadisce di essere determinata a svolgere un ruolo di primo piano nel nuovo mondo multipolare[b/] a cui gli Stati Uniti si oppongono implacabilmente, e non rinuncerà Ucraina fino al raggiungimento di un risultato auspicabile: il ministro degli Esteri [b]Sergei Lavrov[b/] lo ha ripetuto nel corso della conferenza stama settimanale .[b]“Vogliamo vedere l’Ucraina trasformata in uno Stato federale, che offra autonomia alle regioni dell’ ha detto Lavrov – “L’Ucraina ha bisogno di attuare una riforma costituzionale, ma l’attuale leadership vuole che rimanga uno stato unitario nella sua forma più rigorosa” . Una struttura stato federalizzate renderebbe molto più difficile per la leadership dell’Ucraina di soddisfare la sua eventuale ambizione di aderire alla NATO ed all’Unione Europea, e offrirebbe anche alla Russia una leva permanente nella politica interna del Paese attraverso le regioni orientali.
Il leitmotiv del discorso di Lavrov è che la Russia viene continuamente messa da parte sulla scena internazionale a causa dell’ ipocrisia occidentale e della politica dei due pesi e due misure, che ha spinto gli Stati Uniti ed altre nazioni d imporre sanzioni contro la Russia e provocare la cancellazione del progetto di gasdotto “South Stream”. Lavrov ha risposto anche a domande su Crimea e sul ruolo della Russia nel conflitto ucraino, ampiamente citando Dmitro Yarosh, il leader dei nazionalisti ucraini, per dimostrare che c’è stata una vera e propria minaccia per i russi che nella penisola. Il ministro segnala, tuttavia, che la Russia non ha disegni su qualsiasi territorio ucraino e a parte quello di Crimea, che è stato un caso eccezionale.
“Il colpo di stato incostituzionale che ha rovesciato l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich ha spinto la destra dell’Ucraina a esercitare la sovranità su alcune delle sue regioni. Nel 1994 non abbiamo firmato il Memorandum di Budapest per sostenere ingerenza negli affari interni dell’Ucraina o un colpo di stato incostituzionale violento – ha aggiunto – i firmatari del memorandum, compresa la Russia, si sono impegnati a rispettare l’indipendenza e la sovranità ucraina all’interno dei suoi confini attuali.”
Lavrov ha aggiunto che la Russia svolgerà pressioni per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite per approvare una risoluzione che riconosca i colpi di Stato e le azioni violente come una forma inaccettabile per un cambiamento di regime.
Ad una domanda sulla presenza militare russa in Ucraina, Lavrov ha detto che c’è bisogno di una prova concreta prima di discutere l’argomento. La presenza di truppe e di armi russe in Ucraina orientale è stata ampiamente riportata da alcuni media occidentali e russi, anche se il Cremlino nega le accuse.
Lavrov ha anche detto che non si è riusciti a presentare alcuna prova del coinvolgimento russo nella ‘abbattimento del volo “Malaysia Airline”s ed ha replicato al presidente Usa Barack Obama, che nel suo discorso sullo Stato dell’Unione Martedì ha detto che ” la Russia è isolata e la sua economia è a brandelli”.
“Il discorso di ieri del presidente dimostra che vi è solo un concetto al centro della filosofia americana: ‘Noi siamo il numero uno e tutti gli altri devono tacere. La NATO non può accettare che il colpo di stato incostituzionale in Ucraina non ha portato alla sottomissione di tutta la nazione . Gli Stati Uniti come leader globale vedono gradualmente diminuire il proprio ruolo basti ricordare il cambiamento di linea di Obama di cuore nel 2013 sull’uso della forza in Siria dopo che la Russia ha offerto di prendere il controllo delle armi chimiche di Assad.
“Io leggo il New York Times e in particolare la sua copertura sulla Siria, ma raccomanda che la gente guardi anche la copertura russa del conflitto in Ucraina al fine di ottenere un altro punto di vista”.
“I Paesi occidentali – conclude il ministro – vogliono isolare la Russia, ma non ci riusciranno, perché noi contineremo a lavorare con i partners dei cosiddetti BRICS e la Borsa di Shanghai (SCO). Decine di paesi hanno espresso interesse per la firma di accordi di libero scambio con Mosca e l’ Unione eurasiatica e siamo anche pronti a firmare un accordo di libero scambio tra l’Unione economica eurasiatica e la UE.”
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