Libia: morti e feriti durante gli scontri a Sirte
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Libia: morti e feriti durante gli scontri a Sirte

Un gruppo di islamisti radicali, ha cercato di prendere il controllo della città. Venti ore di guerriglia contro le forze regolari.

Libia: morti e feriti durante gli scontri a Sirte
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20 Aprile 2014 - 10.32


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È di 2 morti e di almeno 6 feriti, alcuni in condizioni gravi, il bilancio dei pesanti scontri tra le forze della sicurezza e un gruppo armato nel centro di Sirte, città natale di Muammar Gheddafi. Dopo almeno 20 ore di combattimenti iniziati venerdì, secondo quanto riferito dai media locali è tornata la calma in città. Gli scontri hanno visto contrapporsi forze della sicurezza e militanti del gruppo estremista Ansar Al Sharia. Quest’ultimo avrebbe cercato di prendere il controllo di alcuni punti della città. Sirte sta diventando negli ultimi mesi teatro di scontri frequenti tra forze della sicurezza e la formazione salafita.

Alcuni giorni fa intanto i rapitori di un diplomatico tunisino sequestrato nella capitale libica avevano chiesto il rilascio di alcuni islamisti radicali detenuti in Tunisia. A riferirlo durante una trasmissione radio il ministro degli esteri tunisino Mongi Hamdi, secondo cui le autorità erano venute a conoscenza delle identità dei sequestratori del consigliere dell’ambasciata tunisina Larousi Kontassi.

Il 21 marzo scorso invece era stato rapito anche Muhammad Ben Sheykh, segretario dell’ambasciatore tunisino. Stessa dinamica alcuni giorni prima per il rapimento dell’ambasciatore giordano Fawaz Al Itan. I suoi rapitori in quel caso avevano chiesto alla Giordania di rilasciare un estremista libico detenuto ad Amman da 9 anni. Nel mese di gennaio 5 diplomatici egiziani furono rapiti nella capitale libica. In cambio della liberazione dei funzionari i rapitori avevano chiesto alle autorità del Cairo il rilascio di un prigioniero libico detenuto in Egitto

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