Un anno fa moriva Hugo Chavez
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Un anno fa moriva Hugo Chavez

Sono previsti dieci giorni di celebrazioni in ricordo del defunto presidente venezuelano, che ha governato il Paese per 14 anni.

Un anno fa moriva Hugo Chavez
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5 Marzo 2014 - 18.48


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Il Venezuela ha commemorato il primo anniversario della morte di Hugo Chavez, sullo fondo delle manifestazioni e le proteste dell’opposizione che da oltre un mese scuotono il Paese. Le autorità di Caracas hanno preparato una serie di cerimonie ufficiali per ricordarlo, alle quali sono stati invitati diversi Capi di Stato ma che per ora vedranno la sicura partecipazione solo dei presidenti boliviano, Evo Morales, e nicaraguense, Daniel Ortega.

Durante la parata militare sono stati esibiti gli ultimi costosi acquisti bellici, finanziati con i ricavi petroliferi. L’emittente televisiva Telesur – la cui sede principale è in Venezuela – ha trasmesso il documentario su Hugo Chavez di Oliver Stone. Sono previsti dieci giorni di eventi per ricordare il leader che ha governato il Paese per 14 anni.

Intanto ieri si sono registrati gli ultimi, ormai quotidiani, scontri tra dimostranti e polizia. Le forze dell’ordine hanno utilizzato lacrimogeni, mentre la folla ha risposto con il lancio di pietre. A rinfocolare la rivolta è stato un appello del leader dell’opposizione Leopoldo Lopez, in carcere dallo scorso 18 febbraio per incitamento alla violenza. Lopez aveva chiesto ai cittadini di mantenere alta la pressione contro il governo. Nelle ultime tre settimane, proprio a causa dei continui scontri tra manifestanti e polizia, si sono registrate almeno 18 vittime e le proteste hanno finito con il chiedere anche le dimissioni del ministro dell’Interno, considerato responsabile dell’uso della forza.

Il suo successore, Nicolas Maduro, ne è l’erede politico cui però mancano capacità di leadership e soprattutto abilità mediatiche. Il delfino di Chavez pare intenzionato a non cedere e cerca di minimizzare accusando l’opposizione di fascismo. “Il governo non fa altro che limitare i media e chiudere i canali che mostrano la realtà” accusa una giovane dimostrante.

In tutto ciò, il 3 marzo il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha incontrato a Ginevra il ministro degli esteri venezuelano, Elìas Jaua, chiedendogli di fare in modo che il governo di Caracas ascolti le richieste della piazza. Per tutta risposta, Jaua ha affermato che il Venezuela è vittima di “una guerra psicologica” causata dai mezzi di informazione nazionali e internazionali, in una propaganda che ha come fine ultimo quello di giustificare un intervento internazionale.

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