Ergastolo per i due assassini di Arrigoni
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Ergastolo per i due assassini di Arrigoni

Il tribunale di Gaza ha condannato all'ergastolo due militanti salafiti, a 10 anni un terzo e a un anno un quarto per l'uccisione di Vittorio Arrigoni, avvenuta nell'aprile 2011.

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17 Settembre 2012 - 14.38


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Il tribunale di Gaza ha condannato all’ergastolo due dei presunti esecutori materiali dell’omicidio di Vittorio Arrigoni (altri due erano stati uccisi all’epoca dei fatti, durante un tentativo di cattura): Mahmud al-Salfiti e Tamer al-Hassasna, poco più che ventenni. A 10 anni è stato condannato invece Khader Jiram, vicino di casa di Arrigoni, accusato di aver fornito informazioni decisive ai killer, e un anno Amer Abu Hula, che aveva messo a disposizione casa sua al commando.

Arrigoni era stato rapito la sera del 14 aprile 2001 e mostrato ferito in un filmato in cui lo si additava come nemico dei costumi islamici e si chiedeva a Hamas la liberazione di un capo salafita iper-integralista arrestato nella Striscia nei mesi precedenti, Hisham Sadini. Prima della scadenza dell’ultimatum, l’attivista italiano era stato tuttavia assassinato e il giorno dopo la polizia di Hamas ne aveva trovato il corpo senza vita nell’appartamento in cui era stato portato. Secondo un perizia, sarebbe stato strangolato con filo di ferro.

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Il processo, iniziato l’8 settembre 2011, è andato avanti tra rinvii e ritardi, nell’indifferenza del governo di Hamas che pure aveva promesso da subito un «processo vero». Quattro i soggetti inizialmente alla sbarra: Abu Ghoul, 25 anni, Khader Jram, 26 anni, Mohammed Salfi, 23 anni, e Hasanah Tarek. Tutti imputati di collaborazione e concorso in omicidio, i quattro rischiavano la pena di morte ma la famiglia di Vik, contraria alla pena capitale, ha deciso di rinunciare a questa punizione estrema.

Gli imputati avevano confessato la loro partecipazione al sequestro ma avevano attribuito le principali
responsabilità al capo del gruppo, il giordano Abdel Rahman Breizat, e a un altro membro della cellula, Bilal al Omari, entrambi uccisi pochi giorni dopo il sequestro in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza di Hamas.



  SPECIALE: L’ASSASSINIO DI ARRIGONI


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