“Avevamo utilizzato l’approccio sbagliato. Stavamo ragionando in modo troppo intelligente. Allora ci siamo detti: apostrofiamo sempre il regime e il suo capo come imbecilli, proviamo a ragionare da imbecilli”, così Abdullah al-Shamri, l’hacker siriano che è riuscito ad introdursi nlla posta elettronica del rais di Siria Bashar al-Assad. Dopo una settimana di tentativi, il team di pirati informatici, ha pensato di provare con il codice di sicurezza più stupido del mondo: 1234. E le porte dei segreti del dittatore si sono aperte davanti agli occhi increduli degli esperti informatici.
Ma la sorpresa ancora più grande è stata che leggendo i messaggi privati di Assad, gli hacker non hanno trovato nulla di davvero scottante, in grado di poter essere usato per abbattere il regime. Però da lì è arrivata la scoperta della compulsione della moglie del presidente, che spende e spande su internet, dove ha ordinato davvero tantissimi prodotti. Vasi ming, gioelli, collane, candele e candelieri.
Ma ad ogni modo sono in molti a credere che l’accesso alla mail del dittatore abbia giocato un qualche ruolo nell’apposggio all’opposizione che da mesi cerca di abbattere il regime.