Sarkozy duro con Hollande: lo sfondo
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Sarkozy duro con Hollande: lo sfondo

Il presidente francese alza i toni e corteggia gli elettori di Marine Le Pen. Il candidato socialista risponde: una legge per moralizzare la politica.

Sarkozy duro con Hollande: lo sfondo
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26 Aprile 2012 - 10.20


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Nicolas Sarkozy alza i toni. E nell’attesa del ballottaggio usa parole ed espressioni sfrontate e militaresche: «Hollande? Lo faccio esplodere, lo sfondo. Non abbiate paura di sgualcire i vostri bei vestiti. Usate anche voi l’artiglieria pesante», avrebbe detto ai suoi, secondo un’indiscrezione del settimanale satirico Le Canard Enchainé.

Non fa concessioni il presidente uscente, che avanza in una campagna elettorale agli sgoccioli con i sondaggi contrari. Intervistato dal Tf1, Sarkozy ha comunque detto di voler «ascoltare e capire il voto del Fronte Nazionale. Non sono qui a dare lezioni di morale come la gauche benpensante». «Dopo quattro anni di crisi – ha proseguito – non sono rimasto sorpreso dal risultato di Marine Le Pen». E «non considero vergognoso di aver votato per una candidata di cui non condivido il punto di vista (…) non vedo come si possa biasimare il voto di gente che soffre».

Incastrato da quel 17,9% realizzato domenica scorsa dal Fronte Nazionale, che potrebbe rivelarsi decisivo al ballottaggio, Sarkozy è costretto a corteggiare gli elettori dell’ultradestra ma non si sbottona con Marine Le Pen. Non stringerà alcun accordo con lei, né ora né dopo‚ in occasione delle politiche di giugno. La puntualizzazione arriva il giorno dopo aver affermato che Marine Le Pen è «compatibile» con la Repubblica. In un intervento alla radio France Info ha precisato: «Non ci saranno né un accordo con il Front National né ministri provenienti dalle sue fila, io non l’ho mai voluto».

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Però, si è affrettato ad aggiungere, «quel 18% di elettori che hanno votato per Marine Le Pen non va demonizzato». Per lui potrebbe essere una miniera di voti utili: «Non appartengono a Marine Le Pen ed è mio dovere rivolgermi a loro. Non li vedo come individui dalle idee estremiste. Non esiste un voto buono e uno cattivo. I francesi hanno scelto e devono tornare a scegliere».

Sarkozy ha anche caricato a testa bassa contro Hollande: lui, ha ricordato il presidente candidato, «sostiene che gli elettori di Marine Le Pen hanno torto. Io credo invece che, quando le persone si esprimono, non hanno torto». Nello stesso Ump c’è qualcuno che si comincia a chiedere fino a quando terrà la diga che separa i due partiti della destra. Alcuni pensano che le frontiere tra Ump e Fn non sono mai state così? fragili. Anche perché ormai le direttive di Sarkozy sono chiare: la barra del timone è orientata interamente a destra. Immigrazione e voto degli extracomunitari sono diventati il suo pane quotidiano. Ma di creare un’alleanza con Marine Le Pen, questo mai, assicura ai suoi.

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Dal canto suo il candidato socialista approfitta della situazione e denuncia le «numerose ambiguità» all’interno del partito di Sarkozy, soprattutto in vista delle politiche (10-17 giugno), dove il Fronte Nazionale può sperare di realizzare un risultato paragonabile a quello delle presidenziali. E Francois Hollande ha poi confermato che, se sarà eletto, farà votare una legge sulla «moralizzazione della vita politica», precisando che se il provvedimento non raccoglierà la maggioranza dei voti in Parlamento ricorrerà al referendum popolare. «Se ci sarà una maggioranza, faremo votare questo testo – ha detto Hollande ai microfoni di France Info – e non ci sarà bisogno di un referendum. Se non c’è maggioranza perchè c’è un blocco, allora prenderemo la strada della consultazione dei francesi». Hollande ha sottolineato che in Parlamento ci sarà bisogno di «una maggioranza dei 3/5» per adottare il testo poichè si tratta di una revisione costituzionale.

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