Territori palestinesi. Una carovana per il diritto all'acqua
Top

Territori palestinesi. Una carovana per il diritto all'acqua

Promossa dal comitato italiano per il Contratto Mondiale, parte oggi da Roma una delegazione diretta in Cisgiordania.

Territori palestinesi. Una carovana per il diritto all'acqua
Preroll

redazione Modifica articolo

10 Settembre 2011 - 15.54


ATF

L’acqua e il controllo delle risorse dell’acqua rimane uno dei punti sensibili nel mediterraneo e nella regione del Medio Oriente.


Carovana dell’acqua.
Per questo parte da Roma oggi, sabato 10 settembre, diretta verso i Territori palestinesi la “Carovana dell’acqua” promossa dal Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua- Onlus, una associazione italiana senza scopo di lucro che da oltre 10 anni è impegnata, a livello nazionale ed internazionale, per promuovere l’accesso all’acqua per tutti e una cultura dell’acqua come “bene comune” che deve essere salvaguardato dalle comunità locali.


La delegazione che compone la Carovana
si propone di approfondire il tema dell’accesso all’acqua in Israele ed in Palestina alla luce della tendenza alla progressiva rarefazione delle risorse idriche che si sta abbattendo sull’area mediterranea. L’autunno del 2010 è stato il più secco degli ultimi decenni e tutta l’area ne soffre, in modo particolare la popolazione palestinese che oltre a subire i problemi climatici vive sotto occupazione militare israeliana: la autorità israeliane infatti non solo controllano l’ uso dell`acqua, ma discriminano fortemente i palestinesi nell’accesso alle risorse idriche, privilegiando la propria popolazione e i coloni, i quali, illegamente, in base al diritto internazionale, nei territori occupati palestinesi.

Leggi anche:  25 aprile, ancora, per sempre


Secondo le Nazioni Unite
nella metà di questo secolo, nel bacino mediterraneo, 240 milioni di persone vivranno con meno di 1.000 m3 di acqua all’anno per persona, quantità ritenuta al limite della vivibilità, se si pensa che si parla di “stress idrico” quando una popolazione ha a disposizione meno di 1700 m3/anno/persona di acqua.


Il Medio Oriente rischia
quindi di diventare l’epicentro dei processi di scarsità idrica e l’area Israele/palestinese si inserisce al centro di questo scenario di possibile “crisi idrica”.


Il viaggio
della Carovana si snoderà attraverso diverse città, villaggi e luoghi, insieme ai Comitati popolari per la resistenza nonviolenta, con incontri previsti con esperti delle Ong, rappresentanti dei villaggi e delle municpalita’ e delle agenzie delle Nazioni Unite per verificare l’incidenza di questi fenomeni rispetto alla possibilità di accesso all’acqua.


La Carovana dell’acqua sarà nell’area da sabato 10 fino al 17 Settembre
e si compone di rappresentanti del Comitato italiano del Contratto Mondiale dell’acqua e delle associazioni che hanno promosso la Carovana e da rappresentanti di Enti locali (Provincia di Trento e dei Comuni di Udine, Savona, Corsico).

Leggi anche:  Gaza tradita, gli impegni mancati del G7


Sul posto la Carovana dell’acqua sarà accompagnata
, nei suoi spostamenti, da Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo e portavoce dell’ Associazione per la Pace.

Native

Articoli correlati