L'appello della Cei ai politici: "prima il bene comune, basta scontri"
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L'appello della Cei ai politici: "prima il bene comune, basta scontri"

Il cardinale Bassetti: "serve responsabilità, rispettare il voto e il Capo dello Stato"

Il cardinale Gualtiero Bassetti
Il cardinale Gualtiero Bassetti
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30 Maggio 2018 - 09.14


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“Di fronte alla crisi sociale e politica in cui è precipitata la ‘nostra diletta Italia’ ogni persona di buona volontà ha il dovere di rinnovare il proprio impegno, ciascuno nel suo ruolo, per il bene supremo del Paese”.
Inizia così l’editoriale sulla prima pagina di Avvenire del presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, che lancia un appello affinché, messe da parte la partigianeria e la rabbia che si esprime sui social network persino contro la persona del Presidente della Repubblica, le forze politiche pensino al bene comune dell’Italia.
“Mai come oggi – afferma il presidente della Cei – c’è un urgente bisogno di uomini e donne che sappiano usare un linguaggio di verità, parlando con franchezza, senza nascondere le difficoltà, senza fare promesse irrealizzabili ma indicando una strada e una meta. Questo è il tempo grave della responsabilità e non certo dello scontro istituzionale, politico e sociale. Per il bene delle famiglie, dei giovani e dei figli del popolo italiano”.
“Invito tutti gli uomini e le donne di buona volontà – ha aggiunto Bassetti – affinché si prendano cura del nostro amatissimo Paese con un umile spirito di servizio e senza piegarsi a visioni ideologiche, utilitaristiche o di parte. E rinnovo l’appello di don Luigi Sturzo a “tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria”. È infatti eticamente doveroso lavorare per il bene comune dell’Italia senza partigianeria, con carità e responsabilità, senza soffiare sul fuoco della frustrazione e della rabbia sociale. Una rabbia che in queste ore trova drammaticamente spazio in uso irresponsabile ed esecrabile dei social network persino contro la persona del Presidente della Repubblica e la sua misurata e saggia azione di garanzia di tutti i concittadini”.
“Mai come in questi giorni – ha sottolineato il presidente della Cei – c’è assoluto bisogno di rispettare la volontà popolare, che si è espressa liberamente il 4 marzo, e tutte le Istituzioni civili che rappresentano l’architrave insostituibile della nostra democrazia e della nostra libertà: dalla più elevata, il Capo dello Stato, alla più rappresentativa, il Parlamento”.
“In questo momento difficile – ha concluso Bassetti – servono, dunque, parole di concordia e di dialogo per abbattere i muri di inimicizia e per superare lo spirito di divisione che sembra diffondersi nel Paese. Noi tutti rivestiti di responsabilità abbiamo il compito, per primi, di pacificare gli animi e di dare dei segnali concreti di speranza attraverso un linguaggio sobrio e consapevole. E oggi, tutti assieme, con carità e con senso del dovere, possiamo scrivere la prima pagina, forse la più importante”.

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