di Pancrazio Cardelli Anfuso
Bella partita a Berlino: la vince l’Olanda, 2-1 in rimonta, contro una Turchia indomabile, eppure sconfitta. La seconda semifinale dell’Europeo delle autoreti sarà Inghilterra-Olanda, che si terrà il 10 luglio a Dortmund. Un’autorete decide la contesa: ci vuole qualche minuto per capire se a battere l’ottimo Mert (6,5) sia stato Gakpo (7) o lo sfortunato Muldur (6).
Di sicuro il gol arriva al culmine della straripante pressione olandese, che ha caratterizzato la prima parte del secondo tempo: l’assalto degli arancioni alla ricerca del pareggio, dopo il gol di Akaydin (7), che al 35’ del primo tempo aveva aperto la contesa. Fasi di studio iniziali durate il giusto, poi la gara, vibrante, è tra due squadre che cercano di superarsi e si alternano nella supremazia in campo.
Inizio di marca olandese, con qualche situazione non sfruttata da Depay (6,5), poi la Turchia prende il sopravvento, sospinta da Calhanoglu (7) e Guler (7), fino ad arrivare alla marcatura, con una bella incornata del difensore Akaydin, che salta in un grappolo di uomini su un cross dell’ottimo Guler da destra. La voglia della Turchia è tanta, ma l’Olanda reagisce: Koeman (6) inserisce Weghorst (6,5) e la manovra olandese trova il suo sbocco logico, riproponendo l’ovvietà: le partite si vincono con gli attaccanti.
Vero, ma fino a un certo punto: è De Vrij (8) che trova il pareggio con un colpo di testa imperioso, in splendida solitudine, al 70’.
Un difensore che risponde a un altro difensore. Il pareggio arriva dopo una lunga serie di situazioni pericolose create dagli olandesi, graziati prima dal palo, colpito da Guler su punizione al 56’. Poi, il ribaltamento firmato dalla coppia Muldur/Gakpo, che cambia di nuovo la partita: i turchi reagiscono con carattere e si buttano in avanti, rimodellati dai cambi di Montella (7). Nel finale svetta ancora De Vrij, stavolta come baluardo difensivo, migliore in campo per distacco. Meglio di Van Dijck (6), talvolta in affanno contro i terribili fantasisti turchi. Yildiz (6) e Yilmaz (6,5) si battono con coraggio, e il finale si accende di mischie furibonde, con il subentrato Tosun (6) che cerca inutilmente d’impensierire l’incerto ma alla fine efficace Verbruggen (6).
Finisce 2-1, con il pianto dirotto di Calhanoglu: la Turchia esce di scena, ma merita applausi per aver animato il torneo con il gioco e la voglia di fare bella figura che a molti è mancata, e ogni riferimento agli azzurri è voluto, mentre si fanno i complimenti al CT turco, l’ottimo e italiano Vincenzo Montella. L’Olanda rientra in una semifinale europea, sua naturale collocazione per rango e tradizione. Meno scintillante rispetto ad altre volte, ma efficace, con un Gakpo che lascia il segno. Con gli inglesi si potrà permettere di giocare senza pressione, anche per le tante assenze importanti, che rispondono ai nomi illustri di Koopmeiners, De Jong e De Roon, unite alla singolare rinuncia a impiegare l’ottimo Zirkzee, oggi in campo per 5 minuti. Gli inglesi visti finora, nonostante abbiano finalmente sconfitto il tabù dei rigori, non sembrano imbattibili. Con la voglia vista stasera l’Olanda non parte battuta.