Sarri torna a parlare: "Mi hanno chiamato da Liga e Premier, la Juve? Non basta la Coppa Italia ma credo in Giuntoli"
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Sarri torna a parlare: "Mi hanno chiamato da Liga e Premier, la Juve? Non basta la Coppa Italia ma credo in Giuntoli"

Sarri: «Se ritornerò presto ad allenare? Dipenderà dalle situazioni che si verranno a creare, vediamo se viene fuori qualcosa che mi arrapa e stuzzica, che sia figlio di un programma di medio o lungo periodo e che valga la pena vivere». 

Sarri torna a parlare: "Mi hanno chiamato da Liga e Premier, la Juve? Non basta la Coppa Italia ma credo in Giuntoli"
Maurizio Sarri
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20 Maggio 2024 - 12.21


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Dopo il burrascoso addio alla Lazio, salutata con delle dolorose dimissioni, Maurizio Sarri è tornato a parlare del suo futuro, a margine della presentazione in corso di svolgimento a Firenze del torneo giovanile Memorial Niccolò Galli.

«Se ritornerò presto ad allenare? Dipenderà dalle situazioni che si verranno a creare, vediamo se viene fuori qualcosa che mi arrapa e stuzzica, che sia figlio di un programma di medio o lungo periodo e che valga la pena vivere». 

«La Fiorentina mi ha cercato diversi anni fa ma in queste ultime sessioni di mercato assolutamente mai, quindi l’unico modo per andare a Firenze è suonare al Viola Park e vedere se qualcuno apre. Io sono disponibile a tutti i progetti che mi intrigano e quindi non ho certo preclusioni verso qualcuno, né sono alla ricerca di una squadra che faccia la Champions. Questi sono discorsi mediatici ma che a me questo punto della mia vita e della mia carriera mi interessano veramente poco». 

«L’interesse del Bologna? Sono discorsi che sto leggendo sui giornali quindi al momento non ho avuto alcun discorso diretto col Bologna. Se devo essere sincero le quattro squadre con cui ho avuto rapporti diretti sono tutte squadre straniere, qualcosa dalla Premier, dalla Liga e da altri campionati».

E a chi gli ha chiesto un’opinione su quel che è accaduto fra Massimiliano Allegri e la Juventus, Sarri ha risposto: «Per capire quel che è successo bisognerebbe essere dentro, viverlo, da fuori troppo facile dire se ha sbagliato uno o l’altro. La vittoria in Coppa Italia? Quando un club ha come motto `Vincere è l’unica cosa che conta´ non credo basti per definire positiva la stagione». 

«Giuntoli è la persona giusta per ricostruire una Juventus da scudetto, è bello tosto, competente, convinto, determinato, è un direttore sportivo che porterò sempre nel cuore perché abbiamo fatto un ciclo di tre anni andando molto d’accordo, togliendoci soddisfazioni a parte una finale, ho una grande stima per lui». 

«Vedere così il Napoli mi dispiace perché come tutti sanno le due squadre che ho nel cuore sono il Napoli e la Fiorentina. A Napoli ho vissuto tre anni stupendi, a tratti irripetibili nella carriera di un allenatore, quindi l’anno scorso ero contentissimo quando hanno vinto lo scudetto con un pizzico di arrabbiatura dentro perché non è successo durante il mio ciclo. Però quando vedo squadre che vincono e che ho nel cuore, sono contento».

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