La Lazio si dissocia dai tifosi razzisti e fascisti e chiede il bando a vita dallo stadio
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La Lazio si dissocia dai tifosi razzisti e fascisti e chiede il bando a vita dallo stadio

La Lazio in un comunicato ha condannato gli episodi di razzismo e antisemitismo di una parte dei propri tifosi, chiedendo alle autorità di mettere in atto il bando dei soggetti dallo stadio.

La Lazio si dissocia dai tifosi razzisti e fascisti e chiede il bando a vita dallo stadio
Claudio Lotito
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21 Marzo 2023 - 14.30


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La S.S. Lazio ha emesso una dura nota contro quella parte di tifoseria che, nell’ultimo derby contro la Roma, hanno intonato un coro di natura antisemita. La società biancoceleste ha preso le distanze da questi tifosi e ha chiesto pene esemplari, come il bando a vita dallo Stadio per i soggetti coinvolti.

«La Lazio è sempre stata in prima linea, in particolare con l’attuale presidenza, nel condannare pubblicamente, prevenire e reprimere senza riserve qualsiasi manifestazione o azione discriminatoria, razzista o antisemita. Le condanne della Società contro azioni di questo tipo, che nulla hanno a che fare con il tifo sano come viene rappresentato dalla Società, sono sempre state puntuali e mai generiche, supportate da iniziative specifiche volte a prevenire e combattere tali fenomeni. La Lazio si dissocia da qualsiasi comportamento di questo tipo, illegale e anacronistico, essendo innanzitutto parte lesa da tali comportamenti».

«L’ignoranza, l’inciviltà e la superficialità di molti hanno diffuso negli stadi d’Italia e non solo un germe pericoloso, indotto da pochissimi: molti replicano comportamenti di cui non conoscono neppure il significato e la portata -prosegue la nota del club biancoceleste-. Siamo stati spesso i primi e gli unici ad intervenire, denunciando pubblicamente, chiedendo collaborazione alle forze dell’ordine per la repressione e attivando iniziative di carattere educativo. Abbiamo cercato di evitare, isolare e contrastare questi fenomeni. Continueremo a farlo senza esitazioni, per difendere in Italia e all’estero l’immagine della Società, che è anche Ente Morale e non ha mai avuto nulla a che fare con queste azioni. La Lazio si ispira a valori opposti: inclusione, sportività e rispetto di tutti».

«Anche in questo caso abbiamo messo in campo già prima e durante la partita di domenica scorsa Lazio-Roma la nostra organizzazione per la sicurezza, presieduta dal Prefetto Nicolò D’Angelo, già vicecapo della Polizia, per applicare severamente il codice etico, individuare i responsabili, inibirne l’accesso allo stadio e costituendoci parte civile per il risarcimento dei danni provocati. Nelle prossime ore comunicheremo gli esiti, già positivi, della nostra attività, confidando sulla fattiva collaborazione delle istituzioni preposte alla salvaguardia delle regole democratiche», conclude la Lazio.

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