Ultras dell'Inter come una cosca mafiosa costringono i tifosi a uscire: forze di polizia inerti a guardare
Top

Ultras dell'Inter come una cosca mafiosa costringono i tifosi a uscire: forze di polizia inerti a guardare

I tifosi hanno lasciato lo stadio dopo l'uccisione dell'ultrà Vittorio Baiocchi e con la violenza hanno obbligato anche gli altri spettatori ad uscire

Ultras dell'Inter come una cosca mafiosa costringono i tifosi a uscire: forze di polizia inerti a guardare
La Curva Nord si svuola dopo le minacce degli ultras
Preroll

globalist Modifica articolo

30 Ottobre 2022 - 14.52


ATF

Ultras di calcio che si comportano come una vera e propria cosca mafiosa mentre chi doveva vigilare sulla sicurezza a San Siro rimaneva con le mani in mano. Ed è inutile che Salvini e Meloni facciano propaganda sulla mano dura sui ‘rave party’ mentre gli ultras – maggiormente quelli fascisti – continuano indisturbati a spadroneggiare negli stadi.

Ci saranno daspo? Ci saranno provvedimenti giudiziati? Ci saranno telecamere che hanno ripreso tutto?

Esplode la polemica sui social per la decisione della Curva Nord di lasciare lo stadio nel secondo tempo di Inter-Sampdoria, dopo che ieri sera è circolata la notizia della morte dello storico capo ultrà, Vittorio Boiocchi, in un agguato a Milano. Secondo diverse testimonianze, i gruppi organizzati hanno indotto anche semplici tifosi ad abbandonare gli spalti. Famiglie con bambini sono state costrette con minacce e violenze a seguire le direttive degli ultras. Alcuni sono poi riusciti a trasferirsi al terzo anello verde o al secondo rosso.

“La curva nord ha obbligato tutti i tifosi li presenti, donne e bambini compresi, a lasciare la curva con urla e spintoni, ho pagato il biglietto per vedere il primo tempo nel secondo verde e metà del secondo nel terzo verde, un comportamento indecente da parte dei capi ultrà” una delle tante denunce piovute sui social.

Leggi anche:  Milan-Inter, questa sera Inzaghi può vincere lo scudetto in casa dei rossoneri: come vederlo in streaming gratis

“Ci stanno costringendo con le minacce a uscire, un padre picchiato con la bambina, gente che ha fatto 600 km costretta a tornare a casa” recita un’altra testimonianza. Nel mirino anche le forze dell’ordine e gli steward che non hanno fatto niente per evitare quanto successo. L’ennesima brutta pagina del calcio italiano.

L’Inter pensa a un rimborso
in queste ore in viale della Liberazione stanno lavorando alla ricerca di soluzioni che possano in qualche misura far fronte a quanto accaduto ieri sera. Insieme al responsabile della sicurezza, l’Inter sta prendendo in considerazione misure cautelative nei confronti di chi è stato costretto a lasciare il posto pagato. Non è escluso un rimborso o un biglietto in regalo per le partite successive.

Ma il problema non è questo: è che alle prossime partite i delinquenti saranno tranquillamente al loro posto mentre certa gente deve essere bandita a vita dagli stadi.

Native

Articoli correlati