L'epidemiologo: "Con i dovuti accorgimenti i tifosi potrebbero tornare negli stadi"
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L'epidemiologo: "Con i dovuti accorgimenti i tifosi potrebbero tornare negli stadi"

Secondo Lopalco con un numero di spettatori ridotto rispetto alla capienza e misure per evitare assembramenti in entrata o uscita la cosa di può fare"

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14 Luglio 2020 - 14.56


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Tanti assembramenti e perché allo stadio no?  ”Riapertura degli stadi? In Italia abbiamo avuto epidemie diverse tra il Nord ed il Sud. Al Nord il virus si è diffuso creando stragi, ne abbiamo ancora tracce di quella brutta ondata. Al Sud è stata molto più controllata, quindi la geografia conta anche sugli stadi. Uno stadio può ospitare decine di migliaia di persone, ma parliamo di un’apertura con capacità ridotte tali da permettere il distanziamento sugli spalti e con soltanto i tifosi di casa”.

Lo ha detto Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e professore ordinario di igiene dell’Università di Pisa a Radio Punto Nuovo.

“Tuttavia ci sono altri temi tecnici da discutere: assembramenti all’ingresso ed all’uscita, ad esempio. Ci sono già disposizioni per eventi all’aperto, proprio perché il virus in alcune zone non circola. Lo stadio potrebbe essere potenzialmente rischioso, ma con i dovuti accorgimenti credo si possa giocare con un po’ di pubblico. Possibile parziale riapertura seguendo l’iter della Lega? Se ci sono gli elementi tecnici per favorire un afflusso e deflusso della tifoseria e senza assembramenti, credo sia possibile”, ha aggiunto Lopalco.

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