Covid, il primario di Monza: "La variante Omicron non è un raffreddore"
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Covid, il primario di Monza: "La variante Omicron non è un raffreddore"

A fare il punto è Paolo Bonfanti, direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive dell'Asst monzese, che tiene a ribadirlo: la variante Omicron non è un raffreddore

Covid, il primario di Monza: "La variante Omicron non è un raffreddore"
Paolo Bonfanti, direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive
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31 Gennaio 2022 - 18.59


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La pandemia di Covid-19 c’è ancora e al momento alcune letture sono abbastanza riduttive.

“Continua il calo dei pazienti ricoverati nell’Asst di Monza”, ma “in ospedale vi sono attualmente ancora 5 reparti di degenza occupati da malati Covid, reparti che in una situazione normale sarebbero destinati a malati con altre patologie”. 

A fare il punto è Paolo Bonfanti, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Asst monzese, che tiene a ribadirlo: la variante Omicron non è un raffreddore. Secondo il bollettino sulla situazione nella struttura, al 31 gennaio i pazienti Covid ricoverati sono 143 (età media 72 anni), una settimana fa erano 176. 

Il fatto che continui la diminuzione è “segno che il plateau è stato raggiunto ed è iniziato un significativo calo di nuovi contagi e di riflesso anche di ospedalizzazioni. L’indice Rt è sceso sotto a uno, sotto la soglia epidemica, quindi la fase di discesa dovrebbe essere consolidata e questa è una buona notizia. Non dobbiamo tuttavia pensare che l’emergenza sia terminata”, avverte il primario.

Ad oggi nell’Asst di Monza sono nel dettaglio 113 i pazienti Covid ricoverati in Malattie Infettive, 11 in Pneumologia, 12 in Terapia intensiva, 6 in Utir (terapia intensiva respiratoria), uno in un altro reparto. Sono calati anche gli accessi al pronto soccorso: nella settimana dal 24 al 30 gennaio sono arrivati 1.358 pazienti (contro i 1.413 della scorsa settimana), di cui 142 con sintomatologia Covid (la settimana scorsa erano stati 178), e di questi 53 ricoverati (66 nella settimana tra il 17 e il 23 gennaio). Sedici i decessi.

“In Lombardia – osserva Bonfanti – fino alla settimana scorsa c’erano ancora circa 20mila nuovi casi al giorno. Occorre quindi proseguire sia la campagna di vaccinazione, soprattutto negli over 50 e nei bambini nella fascia tra i 5 e i 12 anni e continuare ad osservare le norme di mitigazione della pandemia (mascherina e distanziamento). La versione raccontata da alcuni medici per cui la variante Omicron sia poco più che un raffreddore non corrisponde alla realtà delle cose”.

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