Miozzo: "In classe senza mascherina se vaccinati? No. Serve prudenza"
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Miozzo: "In classe senza mascherina se vaccinati? No. Serve prudenza"

L'ex coordinatore Cts e consulente del ministro Bianchi: "La situazione è molto migliorata, ma impone il rispetto delle regole".

Con la mascherina in classe
Con la mascherina in classe
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7 Settembre 2021 - 10.22


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Il ritorno in aula regala discussioni e punti di vista diversi e la possibilità che nelle classi dove tutti sono vaccinati gli studenti possano togliersi la mascherina non convince Agostino Miozzo, già capo del Cts e poi consulente del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

“Lo prendo come un auspicio – dice – come la speranza che, se anche i giovani si vaccineranno, presto si tornerà alla normalità”.

“La ragione ci dice che la situazione attuale non ci consente la normalità pre-Covid. Per tanti motivi anche indipendenti dal mondo della scuola – spiega – Oggi abbiamo ancora circa 50 morti al giorno (oltre 350 alla settimana) e circa 5 mila contagi, come si fa a dire che la pandemia non è più un problema? Non siamo ancora fuori dal rischio con le nuove varianti che hanno effetti molto più forti del virus dell’inizio della pandemia”.

Rispetto a un anno fa, aggiunge Miozzo: “La situazione è molto migliorata, ma impone il rispetto delle regole. La variante ha effetto sui giovani e ci sono molti milioni di over 50 da vaccinare, che vivono spesso in casa con i ragazzi. In più, nelle scuole non si è fatto abbastanza per sanare i vecchi mali come le classi pollaio. E in tutto questo si è reso anche il distanziamento di un metro opzionale. Il metro di distanza è un mantra che resiste. Dire che può tornare il compagno di banco è un’affermazione romantica ma pericolosa. Abbassare la guardia ora – avverte – all’ultimo miglio, è sbagliato e pericoloso. Anche se i ragazzi hanno dimostrato di essere più attenti e migliori degli adulti. Purtroppo per il momento non è ancora definito neppure il piano di test salivari per lo screening, i trasporti sono quello che sono e verranno riempiti all’80 per cento. Ci vuole ancora tanta, tantissima prudenza, non siamo fuori dalla zona di rischio”.

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Sull’obbligo vaccinale anche per gli studenti, l’ex coordinatore del Cts si dice “tendenzialmente favorevole”, “come è già – precisa – per gli altri vaccini dei bambini. Se sarà necessario, si farà. Da uomo della Protezione civile, quando penso a questa emergenza, quella del Covid, credo abbia un potenziale di crescita nella società. E questo vale soprattutto per quanto riguarda la scuola: la pandemia è l’occasione per trovare risposta agli annosi problemi che la riguardano, non per tornare indietro come se nulla fosse stato”.

 

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