Gli esperti sono ottimisti, Le Foche: "La pandemia se tutto va bene potrà essere dimenticata nel 2022"
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Gli esperti sono ottimisti, Le Foche: "La pandemia se tutto va bene potrà essere dimenticata nel 2022"

Locatelli afferma: "Stop mascherina all'aperto da metà luglio", mentre per Brusaferro "Serviranno altri richiami"

Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma
Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma
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24 Maggio 2021 - 08.04


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La situazione epidemiologica dell’Italia sta progressivamente migliorando, grazie all’arrivo della bella stagione e al ritmo incalzante con cui prosegue la campagna vaccinale. Un buon segnale che fa ben sperare per il futuro.
“La situazione dell’Italia è il risultato di un piano di riaperture progressive accompagnato dal deciso potenziamento delle vaccinazioni. Credo che sulla base dei dati da qui in avanti dovremmo andare verso un ulteriore miglioramento. Alcuni modelli statistici avevano dipinto scenari negativi. Per fortuna non ci hanno azzeccato”. Così l’immunologo Francesco Le Foche. Questo però non vuol dire che ci debba essere sottovalutazione del rischio. La pandemia “su tutto va bene” potrà essere dimenticata “nel 2022 grazie ai vaccini che hanno rallentato la circolazione del virus”. Infine un pensiero sulle mascherine. “Se tutto procede così ad agosto potrebbe essere una nuova vittoria liberarsi delle protezioni individuali almeno in alcuni contesti”.
In merito alla possibilità di togliere la mascherina “credo potremo parlarne nella seconda metà di luglio, eliminando l’obbligo solo all’aperto, o anche al chiuso tra persone vaccinate e non soggette a fragilità”, dice in un’intervista, Franco Locatelli, presidente del Css. L’esperto parla poi dei vaccini. “Condivido le considerazioni del generale Figliuolo: la corsa alla vaccinazione ‘indiscriminata’ è inutile, bisogna dare priorità a chi rischia in caso di contagio”.
Infine in merito al possibile inserimento dell’obbligo vaccinale “al momento non vedo gli estremi per discuterne”.
Per il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro occorre “vaccinarsi appena possibile, man mano che arrivano le dosi. Fino a che non sarà immunizzata la maggior parte della popolazione, è importante rispettare le regole note, cioè indossare la mascherina, evitare il più possibile assembramenti. 
C’é un piano di riaperture graduale che consente ogni settimana di guadagnare nuove attività”. Lo dice in un’intervista. “Quando si potrà smettere di usare la mascherina? Si tratta di uno strumento che serve a ridurre la possibilità di circolazione del virus. È chiaro che questa cala con l’aumento delle persone immunizzate e se i numeri di queste ultime sono alti è più facile in determinati contesti poter togliere la mascherina. 
Con la velocità che ha preso la campagna vaccinale è facile che nei prossimi due mesi avremo coperture ancora più rassicuranti. Così si potrà pensare di rilasciare progressivamente le mascherine, partendo dai contesti all’aperto”, dice ancora. Infine tornando sui vaccini. “E’ molto probabile che si debbano rifare dei richiami”.

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