Mantovani: "Sono preoccupato per le riaperture, troppi contagi e pochi vaccinati"
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Mantovani: "Sono preoccupato per le riaperture, troppi contagi e pochi vaccinati"

Il direttore dell’Humanitas di Milano a La Stampa: "Per le scuole vale la pena rischiare. Ok pass e isole Covid-free ma servirà comunque cautela"

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20 Aprile 2021 - 07.38


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L’immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Milano, riflette in un’intervista a La Stampa sui rischi delle riaperture e sulla necessità di non abbassare la guardia: “Condivido i rischi sulla riapertura delle scuole, mentre sul resto sono preoccupato: ci sono ancora troppi contagiati e pochi vaccinati. È vero che i ragazzi possono essere vettori di infezione, ma hanno meno problemi di salute e per loro ha senso rischiare”.  

Secondo Mantovani, “serve cautela” e  “bisogna studiare con attenzione il caso di successo del Regno Unito, che ha riaperto dopo lockdown, vaccinazione di massa e test a tappeto. Là si realizzano oltre un milione di tamponi al giorno ed è possibile ordinarli a casa gratis con l’obbligo di comunicarne il risultato, senza contare il monitoraggio di scuole e uffici”.

L’immunologo spiega di essere favorevole al “passaporto d’immunità” per muoversi, così come all’idea di “isole, treni e aerei Covid-free”. Tuttavia, “bisogna essere consapevoli che non si tratterebbe di una licenza di libertà assoluta”.

“Decisioni come quella israeliana di eliminare le mascherine meriterebbero cautela”, osserva Mantovani. “Non siamo ancora del tutto sicuri che le vaccinazioni blocchino la trasmissione del virus oltre allo sviluppo della malattia. E in ogni caso nessun vaccino protegge al cento per cento. Negli anziani e negli immunodepressi i vaccini sono meno efficaci e per questo è importante continuare a osservare le misure di sicurezza”.

Inoltre, non sappiamo ancora quando duri l’immunità e l’efficacia dei vaccini su nuove varianti. ”È probabile – conclude l’esperto – che sarà necessario [rivaccinarci tutti l’anno prossimo] per allungare l’immunità data dai vaccini e per proteggerci dalle varianti”.

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