Il professor Mantovani ha ragione: “E' ora di occupiamoci del Long Covid"
Top

Il professor Mantovani ha ragione: “E' ora di occupiamoci del Long Covid"

Alla vigilia del nuovo governo l’immunologo Alberto Mantovani, professore emerito di Humanitas University a Milano, analizza lo stato della pandemia in un'intervista

Il professor Mantovani ha ragione: “E' ora di occupiamoci del Long Covid"
Mantovani
Preroll

globalist Modifica articolo

14 Ottobre 2022 - 09.14


ATF

“Il mio augurio è che ci sia ancora saggezza. Suggerisco la quarta dose a tutti, in particolare a fragili e over 60, e di farla insieme al vaccino antinfluenzale”. 

“L’Italia si è comportata bene nella campagna vaccinale, anche se c’è chi non ha fatto neanche la terza dose”. Alla vigilia del nuovo governo l’immunologo Alberto Mantovani, professore emerito di Humanitas University e direttore scientifico di Humanitas a Milano, analizza lo stato della pandemia in un’intervista a La Stampa

Questa la raccomandazione di Mantovani, secondo cui converrebbe che dopo la quarta dose “ci sia un richiamo all’anno come per l’antinfluenzale”. Significa, spiega, “una prevedibilità delle varianti, una protezione dei vaccini e una stabilizzazione della pandemia”, perché “questo inverno si annuncia migliore dell’anno scorso” ma “una variante può sempre scompaginare i piani, anche se è ragionevole pensare che i vaccini tengano come finora”. Un discorso a parte l’immunologo lo fa per anziani e fragili: “Hanno un sistema immunitario meno funzionante e più a rischio. Le varianti di Omicron sono professioniste della trasmissione, evadono in parte le difese immunitarie e danno quadri meno gravi di malattie. Per i fragili restano una minaccia”.

Sulle priorità in tema Covid che il nuovo governo dovrebbe seguire, Mantovani avvisa sull’importanza del long Covid, che preoccupa perché colpisce di più i bambini e come indicato dall’Accademia dei Lincei è un fenomeno da non sottovalutare per tutti per il servizio sanitario e per la capacità lavorativa del Paese. “Si stima che un guarito su otto dalla forma acuta abbia problemi di concentrazione, di stanchezza, di depressione, di polmoni e di cuore. Negli Usa è stato lanciato un piano da 1,5 miliardi di dollari. Nel Regno Unito da 50 milioni di sterline. Il nuovo governo dovrebbe pensare a un programma che integri ricerca e assistenza. Un motivo in più tra l’altro per sostenere la vaccinazione”, dice. 

Al nuovo governo in tema di sanità infine auspica che si concentri sulla prevenzione. “Ottobre è il mese della prevenzione del cancro al seno. Le malattie vanno prevenute non solo con i vaccini, ma anche con lo screening e lo stile di vita. Non va dimenticato che il tumore al polmone sarebbe rarissimo se non si fumasse. E poi c’è un problema di obesità dei bambini”.

Native

Articoli correlati