L'epidemiologa Salmaso: "Con le varianti il virus ha cambiato passo, occorre limitare i contatti"
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L'epidemiologa Salmaso: "Con le varianti il virus ha cambiato passo, occorre limitare i contatti"

Le sue idee per rallentare il virus: "Circoscrivere il più possibile le aree dove ci sono i contagi. Il lockdown è stato molto efficace, ma ha un costo troppo grande"

Stefania Salmaso
Stefania Salmaso
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10 Marzo 2021 - 08.57


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Per i prossimi giorni le misure del governo dovrebbero diventare più stringenti, ma per il momento si va avanti con la suddivisione a colori delle varie regioni: una regola che, secondo l’epidemiologa Stefania Salmaso non potrà bastare per rallentare il contagio.

“L’epidemia ha cambiato passo. Le vaccinazioni sono in ritardo, i contagi in crescita. L’unica tattica è limitare i contatti tra le persone, non c’è scelta Lo dice l’evidenza. In un anno abbiamo imparato molto e l’elemento che si è rivelato determinante è la mobilità delle persone. Tutte le restrizioni hanno l’obiettivo di limitarla. Il lockdown di un anno fa è stato molto efficace, ma sappiamo che è un provvedimento estremo, dai costi sociali ed economici notevoli”.

Sui dati raccolti dall’Associazione Italiana di Epidemiologia nelle ultime settimane, Salmaso dice: “Abbiamo documentato rapidamente l’incremento di incidenza tra gli anziani, che poi ha spiegato l’aumento di decessi a gennaio e febbraio, e recentemente abbiamo rilevato l’aumento di incidenza tra i bambini di materne e elementari. Un vero cambio di passo della pandemia attribuibile alle varianti”.

Per l’epidemiologa la tattica più efficace e meno dolorosa per limitare i contagi è “circoscrivere il più possibile le aree dove ci sono i contagi, ma è evidente che spesso siamo all’inseguimento delle infezioni e solo le restrizioni più severe funzionano”.

Sui provvedimenti come l’ipotesi dei fine settimana in “zona rossa”:

“Possono essere utili a comunicare in modo più chiaro che non bisogna muoversi, che la situazione è grave. Sono sostenibili per un tempo limitato. Dovremmo avere almeno una prospettiva del tempo durante il quale continuare a fare sacrifici, in base alla progressione delle vaccinazioni. Purtroppo una tabella di marcia con le coperture vaccinali raggiunte e da raggiungere e i relativi tempi non è ancora disponibile”.

 

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