Crisanti boccia i tamponi fai da te di Zaia: ecco cosa dicono gli altri virologi
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Crisanti boccia i tamponi fai da te di Zaia: ecco cosa dicono gli altri virologi

Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, "i test fai da te sono un elemento complementare"

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17 Novembre 2020 - 11.14


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Tanti si chiedono se i tamponi fai da te promossi dal presidente veneto Zaia siano efficaci.

Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, “i test fai da te sono un elemento complementare”. “I tamponi molecolari rimarranno il riferimento per eseguire una diagnosi a livello ospedaliero, ma i test aiuteranno a ridurre quell’ansia da parte dei cittadini che, spesso abbiamo visto nel recente passato, ha determinato code inenarrabili per eseguire i tamponi. Questo test potrebbe rendere meno ansiogena l’attesa del tampone”, ha spiegato Pregliasco ai microfoni di Sky Tg24.

Sul test fai da te si è soffermato anche Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera – università di Padova, in collegamento con la trasmissione ‘Agorà’ su Rai 3. “Personalmente penso che, dal punto di vista epidemiologico e di sanità pubblica”, un tampone ‘fai da te’ per la diagnosi di Covid-19 “trova un’applicazione un po’ problematica”, ha affermato Crisanti, prima di aggiungere: “Mi piacerebbe sapere cosa c’è dietro quella striscetta”.

Già ieri, Crisanti aveva di fatto bocciato il test fai da te: “Penso che in un’epidemia la tracciabilità e l’identificazione dei contatti sia un caposaldo. Questa non credo sia una cosa seria”, le sue parole a ‘Radio Capital’. “Stiamo banalizzando una cosa serissima di sanità pubblica, paragonandolo a un test di gravidanza”, ha detto facendo riferimento al kit che è stato presentato come simile a quello per il test di gravidanza.

Crisanti concorda con chi fa presente il rischio di trovarsi di fronte a casi di persone che si fanno il tampone a casa e poi, anche se positive, se ne vanno in giro: “Esatto – ha chiosato – Siamo alla follia più totale”

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