La scoperta del Cnr: un composto naturale uccide il Covid-19
Top

La scoperta del Cnr: un composto naturale uccide il Covid-19

Uno studio internazionale indica che la quercetina - un composto di origine naturale - funziona da inibitore specifico del coronavirus Sars-CoV-2.

La quercetina contro il Covid-19
La quercetina contro il Covid-19
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Settembre 2020 - 09.50


ATF

Nessuna illusione di soluzioni a portata di mano ma si è aperta una nuova pista nella lotta al coronavirusa:
Dalla natura la speranza di una nuova arma contro Covid-19. Uno studio internazionale al quale ha partecipato l’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche, il Cnr-Nanotec di Cosenza, indica che la quercetina – un composto di origine naturale – funziona da inibitore specifico del coronavirus Sars-CoV-2. La sostanza mostra infatti un’azione destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine chiave per la replicazione del patogeno. Lo studio, supportato dalla Fundación hna spagnola, è pubblicato sull”International Journal of Biological Macromolecules’.

Insieme alla ricerca di un vaccino efficace, lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per il coronavirus responsabile della Covid-19 è un altro grosso filone di studi che il mondo della scienza ha avviato per vincere il nemico pandemico. Il nuovo lavoro – condotto da Bruno Rizzuti del Cnr-Nanotec con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid – dimostra che la quercetina, bloccando l’attività enzimatica di 3CLpro, risulta “letale” per Sars-CoV-2.

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm

“Le simulazioni al calcolatore hanno dimostrato che la quercetina si lega esattamente nel sito attivo della proteina 3CLpro, impedendole di svolgere correttamente la sua funzione – afferma Rizzuti, autore della parte computazionale dello studio – Già al momento questa molecola è alla pari dei migliori antivirali a disposizione contro il coronavirus, nessuno dei quali è tuttavia approvato come farmaco”.
La quercetina, spiegano dal Cnr, ha una serie di proprietà originali e interessanti dal punto di vista farmacologico: “E’ presente in abbondanza in vegetali comuni come capperi, cipolla rossa e radicchio, ed è nota per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiallergiche e antiproliferative. Sono note anche le sue proprietà farmacocinetiche ed è ottimamente tollerata dall’uomo”. Inoltre la quercetina “può essere facilmente modificata per sviluppare una molecola di sintesi ancora più potente, grazie alle piccole dimensioni e ai particolari gruppi funzionali presenti nella sua struttura chimica. Poiché non può essere brevettata, chiunque può usarla come punto di partenza per nuove ricerche”.

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm

“Lo studio parte da una caratterizzazione sperimentale di 3CLpro, la proteasi principale di Sars-CoV-2”, precisa Olga Abian dell’università di Saragozza, prima autrice della pubblicazione. “Questa proteina ha una struttura dimerica, formata da due sub-unità identiche dotate ciascuna di un sito attivo fondamentale per la sua attività biologica. In una prima fase del lavoro è stata studiata, con varie tecniche sperimentali, la sensibilità a varie condizioni di temperatura e pH: un risultato importante – sottolinea la scienziata – perché molti gruppi stanno lavorando su 3CLpro come possibile bersaglio farmacologico, in virtù del fatto che è fortemente conservata in tutti i tipi di coronavirus. Per questa proteina sono già segnalate in letteratura molecole che fungono da inibitori, ma non utilizzabili come farmaci a causa dei loro effetti collaterali”.
“La parte più interessante di questo lavoro è lo screening sperimentale eseguito su 150 composti, grazie a cui la quercetina è stata individuata come molecola attiva su 3CLpro”, aggiunge Adrian Velazquez-Campoy dell’università di Saragozza, che ha diretto il gruppo di ricerca e ha già lavorato alla ricerca di farmaci inibitori della proteina per il virus Sars originario che causò l’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave del 2003.

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm

“La quercetina riduce l’attività enzimatica di 3CLpro grazie al suo effetto destabilizzante sulla proteina. Ovviamente contiamo si trovi un vaccino – puntualizza l’esperto – ma i farmaci saranno comunque necessari per le persone già infette e per chi non può essere sottoposto a vaccinazione. La ricerca di nuove molecole mira quindi a somministrare una combinazione di differenti composti, per minimizzare la resistenza ai farmaci e lo sviluppo di nuovi ceppi virali”.

Native

Articoli correlati