La preoccupazione dell'Iss: "Trasmissione diffusa del Covid, tendenza in aumento"
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La preoccupazione dell'Iss: "Trasmissione diffusa del Covid, tendenza in aumento"

Secondo l'Istituto superiore di sanità persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti

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31 Luglio 2020 - 19.15


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Allarme no, ma preoccupazione sì visto che i numeri tornano a salire: Trend di nuovi casi in salita ma ospedalizzazione ridotta. E’ questa la situazione con Covid-19 in Italia in questi giorni.
“Il numero di nuovi casi di infezione, sebbene rimanga nel complesso contenuto, mostra una tendenza all’aumento – secondo quanto emerge dal monitoraggio Covid realizzato da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità e relativo al periodo 20-26 luglio – Questo avviene grazie alle attività di testing-tracking-tracing che permettono di interrompere potenziali catene di trasmissione sul nascere”.

Effetto: “La riduzione nei tempi tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento”, che permette “una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica delle persone che contraggono l’infezione. Non sorprende pertanto – segnalano gli autori del report – osservare un numero ridotto di casi che richiedono ospedalizzazione in quanto, per le caratteristiche della malattia Covid-19, solo una piccola proporzione del totale delle persone che contraggono il virus Sars-CoV-2 sviluppano quadri clinici più gravi”.

Questo risultato viene definito nel report come “atteso in base alla strategia adottata nella fase di transizione”. Permette “di gestire la presenza del virus sul territorio, in condizioni di riapertura, senza sovraccaricare i servizi assistenziali”.
Dunque la situazione, relativa prevalentemente a infezioni avvenute all’inizio di luglio 2020, “è complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione – concludono gli autori – Al momento i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni

Iss: “Rt nazionale a 0.98, serve attenzione”“Persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, talvolta associati all’importazione di casi da Stati esteri. Il numero di nuovi casi di infezione sebbene rimanga nel complesso contenuto mostra una tendenza all’aumento”.
Lo rende noto l’Istituto superiore di sanità nel suo monitoraggio dei dati relativi alla settimana dal 20 al 26 luglio.
L’Istituto chiede di rispettare “i provvedimenti quarantenari, anche identificando strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale”.

L’indice Rt nazionale è uguale a 0.98. “Questo indica che la trasmissione nel nostro Paese è stata sostanzialmente stazionaria nelle scorse settimane. Serve atttenzione”.

Ecco l’indice Rt Regione per Regione
Abruzzo 0.77
Basilicata 0.04
Calabria 0
Campania 1.42
Emilia Romagna 1.08
Friuli Venezia Giulia 0.41
Lazio 1.04
Liguria 1.25
Lombardia 0.96
Marche 0.87
Molise 0
PA Bolzano 1.07
Piemonte 0.87
PA Trento 1.34
Puglia 0.37
Sardegna 0.08

Sicilia 1.55

Toscana 0.7

Umbria 0.28

Valle d’Aosta 0

Veneto 1.66

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