L'infettivologo Vella: "997 studi aperti sul Coronavirus, sul vaccino c'è troppo ottimismo"
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L'infettivologo Vella: "997 studi aperti sul Coronavirus, sul vaccino c'è troppo ottimismo"

Il docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma: "Poi c'è un problema gigantesco sulla produzione dei vaccini, perché serviranno milioni e milioni di dosi"

Stefano Vella
Stefano Vella
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29 Aprile 2020 - 09.45


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La strada è in salita e non dobbiamo farci illusioni: oggi ci sono 997 studi aperti sul coronavirus, fra terapie e farmaci antivirali. Quindi c’è un grande lavoro per trovare un farmaco specifico. Mentre i tanti vaccini in sviluppo temo non arriveranno così presto, forse per la prossima stagione. Ma mi sembra ci sia forse troppo ottimismo. E poi c’è un problema gigantesco sulla produzione dei vaccini, perché serviranno milioni e milioni di dosi, per i Paesi ricchi e quelli poveri. Credo invece che occorrerà vaccinare il maggior numero di persone, anche i bambini, contro l’influenza”.
Lo ha affermato Stefano Vella, infettivologo e docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, nel suo intervento al webinar ‘Emergenza Covid-19: comunicazione e informazione ai tempi del coronavirus tra infodemia e fake news’, promosso da Rarelab, società editrice della testata giornalistica Osservatorio Malattie Rare.

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