È sbocciata la prima pianta robot capace di crescere come un vegetale vero e proprio. È stata realizzata presso l’Istituto Italiano di Tecnologia e seguita, nella sua crescita, dalla ricercatrice Barbara Mazzolai: la pianta è dotata di un tronco prodotto con la stampante 3D, foglie che si aprono in risposta all’umidità dell’aria, e radici “intelligenti”.
Il campo di applicazione è essenzialmente orientato alla bonifica dei terreni agricoli alla ricerca del petrolio. Le sue radici dovrebbero passare in breve tempo da due a cinque, sono dotate di sensori chimici e fisici in grado di analizzare il terreno e saranno in grado di muoversi in maniera sinuosa accrescendosi di 2 millimetri al secondo in risposta agli stimoli esterni.
Queste radici robotiche crescono usando un filamento di materiale termoplastico avvolto in un rocchetto alla base del tronco. È anche in fase di realizzazione e perfezionamento un software capace di imitare l’intelligenza “distribuita” delle radici, per renderle autonome e allo stesso tempo coordinate fra loro.