Calenda: "Ne ho piene le balle del campo largo. Forza Italia? E' normale parlare anche con loro..."
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Calenda: "Ne ho piene le balle del campo largo. Forza Italia? E' normale parlare anche con loro..."

Calenda: "Ne ho piene le balle del campo largo. Sarò in Basilicata questo weekend, conosciamo il candidato della destra ma non della sinistra, e le valutazioni le facciamo solo su quello".

Calenda: "Ne ho piene le balle del campo largo. Forza Italia? E' normale parlare anche con loro..."
Il segretario di Azione Carlo Calenda
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12 Marzo 2024 - 10.31


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Dopo il pessimo risultato in Abruzzo, Carlo Calenda fa ancora retromarcia e scarica – per l’ennesima volta – il cosiddetto campo largo. Intervistato da Rtl 102.5, il leader di Azione ha commentato l’esito delle regionali, strizzando l’occhio anche a Forza Italia.

“Per quanto mi riguarda in Abruzzo abbiamo ottenuto il 4% dei voti, non eravamo presenti e abbiamo eletto un consigliere regionale. Trovo normale confrontarsi con Forza Italia e appoggiare il candidato che reputiamo più preparato, come è stato il caso di D’Amico in Abruzzo, ma ad esempio in Calabria appoggiamo Roberto Occhiuto di Forza Italia”.

“Tutto questo dibattito sull’Abruzzo è solo un enorme spreco di tempo, così come quello sulla Sardegna. In Abruzzo ha votato solo la metà degli elettori, dove il sistema di voto è organizzato e gestito come nel resto del centro-sud: vince chi ha le liste più forti. Ne ho piene le balle del campo largo. Sarò in Basilicata questo weekend, conosciamo il candidato della destra ma non della sinistra, e le valutazioni le facciamo solo su quello”.

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“Sono stanco di questo gioco politico che va avanti da 30 anni, motivo per cui mi sono avvicinato alla politica. Penso che sia positivo il risultato ottenuto da PD e Forza Italia, ma credo che alla fine l’Italia debba essere governata da una larga coalizione anziché da un sistema bipolare che non funziona. Sono uscito dal Partito Democratico per evitare di stare con il Movimento 5 Stelle e propongo cose concrete per chi vota, come abbiamo cercato di fare nel settore sanitario. La nostra non è un`opposizione pregiudiziale”.

“Il sistema elettorale è strutturato in questo modo, ma quando la metà dei cittadini non va a votare c’è un problema. Tutta questa discussione non importa a nessuno, a breve solo il 30% degli italiani andrà a votare, è questo il problema. L’alleanza con Renzi è stata un errore, poiché se non si condivide il modo di fare politica, non funziona”, ha concluso.

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