Sanità, Schillaci ammette le difficoltà: "Pochi medici, non basta aumentare le risorse"
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Sanità, Schillaci ammette le difficoltà: "Pochi medici, non basta aumentare le risorse"

Sanità, il ministro Schillaci: "Oltre al numero assoluto di medici ci preoccupa che i giovani scelgono molto poco certe specializzazioni".

Sanità, Schillaci ammette le difficoltà: "Pochi medici, non basta aumentare le risorse"
Orazio Schillaci
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7 Novembre 2023 - 10.03


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Nonostante i tagli palesati nella Manovra proposta al Parlamento, il governo Meloni continua a rivendicare presunti impegni per sostenere la sanità pubblica, gravemente fiaccata da anni di de-finanziamenti. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ne ha parlato a Radio 24.

«Il Governo sta lavorando per cercare di trovare una soluzione considerando la grave carenza di medici e sanitari. E io sono fiducioso che si trovi un accomodamento. Oltre al numero assoluto di medici ci preoccupa che i giovani scelgono molto poco certe specializzazioni. Credo che su questo fronte, oltre ad aumentare il numero degli iscrivibili, dobbiamo rendere più attrattive certe specializzazioni».

«Quest’anno vengono stanziati 5,3 miliardi di euro per la Sanità. E’ un momento complesso ma lo stanziamento va in due direzioni: il rinnovo dei contratti per premiare chi si è sempre sacrificato per la sanità pubblica; e l’altro investimento è sull’abbattimento delle liste d’attesa, che è un problema che purtroppo afflige la sanità da tanti anni e che vogliamo provare a ridurre con un meccanismo d’incentivazione».

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«Le risorse per il Servizio sanitario nazionale servono per una nazione come la nostra con una età particolarmente longeva. Questo comporta un grande numero di persone fragili con malattie croniche non trasmissibili che aumentano la spesa. I soldi vanno spesi bene. E’ una sanità che va rivista, riorganizzata. Il Sistema sanitario nazionale quest’anno compie 45 anni, ed è una grande introduzione nel Paese, ma va riammodernato. Non solo con più risorse, ma anche migliori sistemi organizzativi per avere un cambio di passo».

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