Per la guerra di Gaza tra Hamas e Israele, Pd, Avs e M5s hanno presentato una risoluzione unitaria rivolta al governo Meloni, dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
«La Camera, premesso che l’attacco indiscriminato da parte di Hamas ad Israele va condannato con la massima fermezza, come già fatto da larghissima parte della comunità internazionale a partire dall’Unione Europea che ha offerto pieno sostegno a Israele nell’esercizio del suo diritto alla difesa, come previsto dal diritto internazionale, esprime piena solidarietà alla popolazione colpita e angoscia per l’enorme carico di vittime civili e per i numerosi ostaggi, rapiti, di cui chiede urgentemente la liberazione».
«Attualmente le vittime civili, tra israeliani e palestinesi sono oltre il migliaio, con un ulteriore numero imprecisato di ostaggi, prigionieri e dispersi e incombe la minaccia che il conflitto possa scatenare una escalation militare dagli esiti imprevedibili e che potrebbe coinvolgere varie potense regionali nonché altri gruppi armati estremisti. L’attacco terroristico da parte di Hamas, considerata una organizzazione terroristica dall’Unione Europea, oltre alle numerose vittime civili innocenti, colpisce le aspirazioni di pace del popolo palestinese, rischiando di allontanare ulteriormente il percorso verso il pieno riconoscimento del proprio diritto all’autodeterminazione».
«Il processo di pace, negli ultimi anni, è stato messo in grave crisi da iniziative unilaterali di entrambe le parti, come i continui attacchi missilistici provenienti da Gaza e l’allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente dal Governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania; considera necessario richiamare la comunità internazionale alla ripresa di una prospettiva di pace giusta e credibile, nel rispetto della legalità interazionale: si appella a continuare a fornire alla popolazione civile di Gaza l’accesso a beni essenziali e vitali quali cibo, acqua o elettricità, in particolare in un contesto dove circa due milioni di palestinesi – tra cui circa novecentomila bambini – vivono in condizioni di estrema deprivazione; l’ispirazione alla pace e alla convivenza è l’obiettivo cui la comunità internazionale deve tendere, riprendendo, dopo anni di colpevole abbandono, il Processo di Pace in Medio Oriente, che è l’unico che può garantire benessere e sviluppo a entrambi popoli; valutata la necessità di riconoscere le legittime aspirazioni del popolo palestinese e di sostenere misure di giustizia e libertà sia per israeliani che palestinesi».
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