Salario minimo, l'opposizione protesta in Aula: Conte strappa il testo di legge, Schlein ritira la sua firma
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Salario minimo, l'opposizione protesta in Aula: Conte strappa il testo di legge, Schlein ritira la sua firma

Salario minimo, la maggioranza boccia l'emendamento dell'opposizione. Giuseppe Conte ha quindi strappato per protesta il testo della proposta di legge di cui era il primo firmatario, Elly Schlein ha ritirato la sua firma dal provvedimento.

Salario minimo, l'opposizione protesta in Aula: Conte strappa il testo di legge, Schlein ritira la sua firma
Giuseppe Conte ed Elly Schlein
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6 Dicembre 2023 - 10.23


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Sul salario minimo è andata in scena nella Camera dei deputati un vero e proprio scontro tra governo e opposizione. La maggioranza ha infatti respinto l’emendamento di Pd, M5s, Avs, +Europa e Azione che puntava a riscrivere il testo della Commissione Lavoro di Montecitorio. Giuseppe Conte ha quindi strappato per protesta il testo della proposta di legge di cui era il primo firmatario, Elly Schlein ha ritirato la sua firma dal provvedimento. Stessa decisione anche da parte di Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi-Sinistra), Riccardo Magi (+Europa) e Matteo Richetti (Azione). 

Elly Schlein ha quindi attaccato il governo: ”Avete scelto definitivamente da che parte stare, chi rappresentare, quali interessi difendere. Doveva essere un governo dalla parte degli italiani, siete solo dalla parte degli sfruttatori, e avete dato uno schiaffo agli sfruttati”.

“Oggi con questa scelta affossate il salario minimo su cui abbiamo raccolto oltre 500mila firme, ve ne siete fregati, gli avete tolto pure il nome. Puntate a cancellarlo dalla memoria collettiva, a rimuoverlo dal dibattito pubblico, a degradarlo a un capriccio delle opposizioni. Avete scritto una delega dove non ce ne è traccia. Aiutatemi a spiegarlo agli italiani: voi oggi votate contro una legge che dice che sotto i 9 euro non è lavoro, è sfruttamento. Allora ditelo: a voi va bene lo sfruttamento. Vergogna. State pugnalando alle spalle le persone sfruttate perché non avete il coraggio di guardarle negli occhi mentre affossate una proposta giusta per l’Italia”.

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Anche Giuseppe Conte ha duramente criticato il governo Meloni: ”La presidente Meloni e il governo ha gettato la maschera. La maggioranza ha voltato le spalle a 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori, che hanno dichiarato di vergognarsi per la condizione in cui sono con buste paga da fame. Noi, invece, riteniamo che oggi chi si deve vergognare è chi ha votato no a questa legge, che è stata fatta a pezzi. Con questa modalità della legge delega si prende proditoriamente in giro tutta questa platea di lavoratrici e lavoratori. Questo gesto proditorio non lo compirete in mio nome e nel nome del M5s”.

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