'Cristiani' di Fratelli d'Italia: legge per impedire ai musulmani di pregare, in barba all'enciclica del Papa
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'Cristiani' di Fratelli d'Italia: legge per impedire ai musulmani di pregare, in barba all'enciclica del Papa

In commissione Ambiente della Camera l'esame di una proposta di legge presentata da FdI che mira a vietare la trasformazione di capannoni industriali o garage in luoghi di culto per le comunità islamiche

'Cristiani' di Fratelli d'Italia: legge per impedire ai musulmani di pregare, in barba all'enciclica del Papa
Meloni e Tommaso Foti
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10 Giugno 2023 - 18.03


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I sedicenti cristiani che nel nome del loro pseudo cristianesimo vogliono impedire ai credenti di altre fedi – in particolar modo ai musulmani che loro avversano – di poter pregare. Ossia mettere sotto i tacchi quello che ha spiegato papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”.

È iniziato con un acceso scontro in Commissione Ambiente della Camera l’esame di una proposta di legge presentata da FdI, con la firma principale del capogruppo Tommaso Foti, che mira a vietare la trasformazione di capannoni industriali o garage in luoghi di culto per le comunità islamiche.

Le opposizioni hanno sollevato critiche sia in termini di merito che di legittimità costituzionale, poiché queste norme urbanistiche sembrano andare a intaccare il principio di libertà di culto.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa proposta scombinata ha suscitato preoccupazioni riguardo a una possibile forma di islamofobia sottaciuta o larvata, poiché sembra mirare specificamente a vietare l’insediamento di luoghi di culto per la comunità islamica, mentre non pone restrizioni analoghe ad altre religioni.

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Se si è rispettosi della Costituzione resta fondamentale garantire che le proposte legislative rispettino i principi di uguaglianza, non discriminazione e libertà di religione, evitando qualsiasi forma di pregiudizio o discriminazione nei confronti di una specifica fede religiosa.

La proposta di legge riguarda le norme urbanistiche e stabilisce che per le religioni che non hanno sottoscritto un’intesa con lo Stato, le associazioni culturali che utilizzano un immobile non ne possono cambiare destinazione d’uso per adoperarla come luogo di culto.

Come ha spiegato il relatore Fabrizio Rossi (Fratelli d’Italia), la pdl “intende limitare l’applicazione della vigente disciplina, tenuto conto della proliferazione nell’ultimo decennio di associazioni che, di fatto, hanno come funzione esclusiva o prevalente quella di gestire luoghi di culto per le comunità islamiche in immobili privi dei requisiti urbanistici, strutturali e di sicurezza, necessari per tale destinazione d’uso”.

L’Islam è infatti l’unica religione, tra quelle maggiormente diffuse in Italia, a non aver sottoscritto un accordo con lo Stato. Questo per tante ragioni intrinseche all’Islam, che non è una religione nella quale c’è una gerarchia come quella cristiana

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