Conte (M5s): "Sì al dialogo con il Pd ma la destra reazionaria non si batte con i campi larghi"
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Conte (M5s): "Sì al dialogo con il Pd ma la destra reazionaria non si batte con i campi larghi"

Conte (M5s): «Siamo disposti a dialogare con il Pd, con Schlein, ma siamo disposti a farlo su temi, progetti, misurandoci su delle risposte concrete ai bisogni delle comunità territoriali e della comunità nazionale».

Conte (M5s): "Sì al dialogo con il Pd ma la destra reazionaria non si batte con i campi larghi"
Elly Schlein e Conte
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30 Maggio 2023 - 11.18


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Giuseppe Conte, leader del M5s, ha tenuto una conferenza stampa alla Camera dal titolo “Le emergenze mutui e affitti, le proposte del M5s”. L’ex Presidente del Consiglio, tra i tanti argomenti affrontati, ha parlato anche delle recenti elezioni amministrative e del tema dell’alleanza col Pd.

«Siamo disposti a dialogare con il Pd, con Schlein, ma siamo disposti a farlo su temi, progetti, misurandoci su delle risposte concrete ai bisogni delle comunità territoriali e della comunità nazionale, senza annacquare o compromettere le nostre battaglie più significative. Sono convinto che Meloni non si batta con i campi larghi. Meloni si batte con una idea diversa del Paese».

La manifestazione del M5s a Roma del «17 giugno è una grande occasione per dare voce e volto al disagio sociale, i protagonisti veri sarà chi non riesce a pagare il mutuo, ad arrivare a fine mese, ad avere un lavoro stabile. Tutte cose rispetto a cui il governo si mostra insensibile. Sono benvenute tutte le forze politiche, sociali, civiche, noi siamo i promotori ma protagonista è chi vive il disagio sociale ed economico».

«Si conferma anche a livello territoriale quella che potrei definire l’onda restauratrice, reazionaria delle destre: queste forze sono abilissime a compattarsi in occasione delle competizioni elettorali e poi, ovviamente, riprendono le loro costanti liti interne furibonde. Sono forze molto abili anche a coinvolgere e presentare liste apparentemente civiche, ma in realtà infarcite da vecchi marpioni della politica e capi bastone del consenso organizzato», ha concluso l’ex premier. 

«Quando si creano squilibri forti del mercato per effetto di emergenze, molti cittadini si impoveriscono ma ci sono imprese che fatturano in modo stra-ordinario, extra ordinario. Noi chiediamo di prevelare da profitti straordinari ingenti – industrie farmaceutiche, sanitarie, belliche, banche – per redistribuirli. Crediamo che sia una operazione necessaria, anche dal punto di vista morale. Il governo si è preoccupato di svendere la nostra compagnia di bandiera, che tanto aveva declamato di proteggere, ad un colosso tedesco, con un accordo che non è nei nostri interessi».

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