Richetti: "Non è vero che Calenda abbia aperto alla destra, siamo equidistanti"
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Richetti: "Non è vero che Calenda abbia aperto alla destra, siamo equidistanti"

Matteo Richetti smentisce che Calenda abbia scelto di andare a destra e ribadisce l'equidistanza di Azione

Richetti: "Non è vero che Calenda abbia aperto alla destra, siamo equidistanti"
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29 Aprile 2023 - 13.08


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Calenda un po’ a destra e un po’ a sinistra con l’ambizione di fare l’ago della bilancia. «Ogni volta che Calenda dice qualcosa ormai c’è un’interpretazione ossessiva di tutto quello che dice. Cito le sue parole testuali: a livello locale valutiamo alleanze rispetto alla credibilità dei candidati . Per questo abbiamo sostenuto Sala, abbiamo sostenuto Bonaccini. Se c’è un candidato credibile del Pd ci siamo, se c’è un candidato moderato credibile ci siamo. E ` la linea che abbiamo sempre tenuto e non ci siamo spostati di un millimetro”.

Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Iv alla Camera, risponde così sulle parole di Carlo Calenda suonate come un’apertura al centrodestra, a cui è seguita una smentita dall’ufficio stampa di Azione.

Onorevole Richetti, non c’è nessuna apertura al centrodestra quindi? «No. Se noi pensassimo all’adesione ad una delle coalizioni, verrebbero meno le ragioni per cui è nata Azione». Ovvero rappresentare un’alternativa rispetto «a un bipolarismo insufficiente. Il fatto che voti un italiano su due conferma questa insufficienza».

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«E’ stata data una lettura fuori contesto, in un dibattito in cui si spacca il capello, mentre fuori c’è un Paese che chiede politici credibili e che parlino con chiarezza. Il tutto tra l’altro durante un tour in cui Calenda sta trovando un’accoglienza oltre ogni rosea aspettativa. Io sono in partenza per raggiungerlo, saremo insieme a Siracusa a sostenere il nostro Francesco Italia», sindaco uscente che si ricandida alla guida del comune. «Azione mi sembra che sia in uno stato di salute molto buono. Non c’è un’apertura del centrodestra, può esserci la valutazione a livello amministrativo su candidati moderati. Come è accaduto a Genova dove alcuni di noi hanno sostenuto Bucci».

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