Migranti, Lepore (Pd): "Se il governo azzera l'accoglienza, vedremo nascere le tendopoli"
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Migranti, Lepore (Pd): "Se il governo azzera l'accoglienza, vedremo nascere le tendopoli"

Migranti, Lepore (Pd): «Se si toglie il sistema di accoglienza diffusa, si decreta lo stato di emergenza e si sceglie un commissario, questo apre le porte al fatto di requisire campi da calcio o ex caserme per le tendopoli».

Migranti, Lepore (Pd): "Se il governo azzera l'accoglienza, vedremo nascere le tendopoli"
Matteo Lepore
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17 Aprile 2023 - 10.04


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Migranti, il sindaco di Bologna Matteo Lepore critica la linea politica del governo Meloni, che vuole azzerare l’accoglienza diffusa e rendere sempre più difficile l’istituto dell’asilo politico. L’esponente del Pd ne ha parlato a La Repubblica. «Se si toglie il sistema di accoglienza diffusa, si decreta lo stato di emergenza e si sceglie un commissario, questo apre le porte al fatto di requisire campi da calcio o ex caserme per le tendopoli. Le salme di Cutro non sono bastate a fermare la propaganda della Lega».

«I numeri sono in aumento, ma sono niente rispetto a quello che l’Italia ha affrontato nei periodi di Mare Nostrum, dando vita a un grande sistema di salvataggio e accoglienza. Oggi le proposte in discussione in Parlamento mettono a rischio un sistema basato su due filoni: la prima accoglienza gestita dallo Stato e la seconda accoglienza di fatto assicurata dai Comuni. Integrazione, alloggio, inclusione e lavoro per i migranti: non sono un’emergenza ma un dato strutturale».

«L’approccio emergenziale è l’errore, perché porta a concentrarsi solo sulla prima accoglienza dei Cas, gestita dallo Stato, che in realtà è minima. I migranti arrivati negli anni passati sono ancora nel sistema di accoglienza, i nuovi arrivi si sommano, saturando le capacità dei Cas e del Sai, cioè l’accoglienza diffusa».

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Togliere la protezione speciale, poi, «significa buttare in strada migliaia di persone, già inserite nell’accoglienza. Scaricare tutto sul sistema dei Cas, pensato per un’accoglienza di qualche settimana, – conclude il sindaco di Bologna – significa che stanno pensando alle tende. Lo Stato dà sempre meno soldi alle città, le risorse diminuiscono, i progetti rischiano di franare». 

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