Calenda al governo: "Record di sbarchi, trovino le soluzioni invece di parlare di complotti"
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Calenda al governo: "Record di sbarchi, trovino le soluzioni invece di parlare di complotti"

Calenda critica il governo Meloni e non solo, parlando della questione migranti: "Noi parliamo del Karoke di Salvini e Meloni, abbiamo un governo che dice che c'è un complotto internazionale".

Calenda al governo: "Record di sbarchi, trovino le soluzioni invece di parlare di complotti"
Carlo Calenda
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14 Marzo 2023 - 10.06


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Carlo Calenda è intervenuto a Sky Tg24, per commentare l’operato disastroso del governo Meloni, alle prese con la questione migranti dopo il secondo drammatico naufragio nel giro di poche settimane.

«È molto importante la visita del Presidente Mattarella. Per i paesi africani è molto difficile il controllo dei confini, dobbiamo sapere che siccome l’Africa cresce di un miliardo di persone nei prossimi anni, non si può dire chiunque voglia possa venire. Sono numeri giganteschi e destabilizzanti per la stessa Africa. Bisogna avere una visione che non sia parlare solo dei Karoke».

«Noi abbiamo chiesto di ripristinare l’operazione Sophia nelle acque territoriali vicine alle coste libiche, abbiamo chiesto l’attuazione dell’accordo voluto da Draghi sulla relocation», ha aggiunto.

«Noi andiamo dall’orbe terraqueo alla protezione speciale mentre quest’anno saremo al record assoluto dei migranti in arrivo: 180 mila. Una questione che è impossibile da gestire, a meno che non si predispongano le infrastrutture che servono a partire dai dati, dai numeri e con l’Europa. Invece noi parliamo del Karoke di Salvini e Meloni, abbiamo un governo che dice che c’è un complotto internazionale. Wagner sta in Africa da tantissimo tempo, è uno dei fattori di destabilizzazione insieme a terremoti e guerre, ma bisogna predisporre qualcosa e non aspettare il disastro. È una malattia, non si riesce mai a parlare delle cose che contano. Bisogna dare ai paesi africani i mezzi per controllare i loro confini e i fenomeni migratori colpiscono gli stessi paesi africani, come il Ghana o il Kenya».

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Calenda poi sottolinea la crisi in cui versano le famiglie italiane. «La vera emergenza è la sanità. Ci sono 98 milioni di prestazioni del servizio sanitario in ritardo, ci sono 17mila malati di tumore che non sono stati trovati perché non sono stati fatti gli screening. Il sistema è al collasso». 

 «Abbiamo proposto di usare tutti i fondi derivanti dal maggiore gettito e le minori spese che sono circa 10 miliardi per azzerare le liste d’attesa. Se non facciamo questo, la prossima emergenza di cui ci occuperemo tutti i giorni sarà la sanità. Le famiglie si stanno indebitando, è un disastro epocale», lancia l’allarme l’ex ministro.

La delega fiscale? «E’ quella di Draghi, se va avanti così va benissimo: è identica. L’unica cosa che chiederemo è eliminare i riferimenti alla Flat Tax. Per il resto è quello, preso e applicato».

Poi, il leader di Azione si è soffermato sulla questione Pd, dopo la vittoria di Elly Schlein alle ultime primarie. 

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«L’intervento di Stefano Bonaccini in assemblea «è una seduta di training autogeno e dice una cosa di una banalità sconvolgente. Dopodiché non c’è un argomento che non sia la retorica nel quale Bonaccini è d’accordo con Schlein. La verità è che Schlein nella sua relazione non ha detto nulla. La Primavera di Schlein? E’ una riedizione dei segretari precedenti, la primavera si fa sulle cose. A Bonaccini dico: i termovalorizzatori li vuoi o no? I rigassificatori? Industria 4.0?».

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