In occasione della celebrazione dell’8 marzo, Elly Schlein è intervenuta a SkyTg24 parlando del suo ‘rapporto’ con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La neo segretaria del Pd ha parzialmente aperto a iniziative comuni.
«Ho apprezzo la chiamata che mi è arrivata dalla premier dopo le primarie, il giorno successivo. Abbiamo modi molto diversi di intendere la politica e la leadership, ma non vuol dire che non ci possano essere impegni comuni, nell’impegno al contrasto di ogni forma di discriminazione e violenza».
«Non ci aiuta un premier donna se non entra nell’ottica di aiutare la vita delle donne tutti i giorni. Il soffitto di cristallo non si rompe da sole, se la maggioranza delle donne non lo vede il soffitto, perché soffocate da una cappa di discriminazione. Se Giorgia Meloni vuole aiutare le donne, non le colpisca sulle pensioni come ha fatto su opzione donna. Faccia un congedo paritario pienamente retribuito di almeno tre mesi».
La questione migranti e il Cdm a Cutro
«Meloni dovrà venire in Aula presto perché c’è il question time e non mancheranno le occasioni di tornarci sopra, noi andremo avanti finché non avremo risposte. Le meritano le vittime, che sono salite a 72».
Il Cdm di domani a Cutro? «Mi sembra una decisione molto tardiva che viene dopo un silenzio colpevole e un’assenza da Cutro e da Crotone. Vedremo nel merito le proposte avanzate dal Governo. Noi abbiamo un approccio molto pragmatica, accanto ad ogni critica feroce avremo sempre una proposta alternativa. Ieri Piantedosi è venuto in Parlamento ma non ha ancora chiarito la dinamica» del naufragio di Cutro. «Questo lo trovo molto grave».
«Mi aspetto che in questo Cdm di domani a Cutro non portino la riforma del reddito di cittadinanza ma vogliano abolire immediatamente il decreto sulle Ong che rende più difficili i soccorsi in mare è un mare europeo, servirebbe una missione europea».
«Le notizie che ci arrivano in Parlamento sono preoccupanti, Piantedosi ancora non ha risposto alla nostra domanda: perchè è intervenuta la Guardia di Finanza anzichè la Guardia costiera, i mezzi della Gdf sono usciti due volte in sette ore perchè non riuscivano a reggere il mare, perchè non è stata attivata un’iniziativa di una ricerca e soccorso? Si sarebbe potuto salvare qualcuno. C’è la responsabilità non solo del ministro dell’Interno ma anche di Salvini e di Giorgetti, si chiama in causa la responsabilità di chi guida il governo, Giorgia Meloni».
