Schlein, la 'fronda' Pd si affida al Guardian: "Con lei corriamo il rischio Corbyn"
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Schlein, la 'fronda' Pd si affida al Guardian: "Con lei corriamo il rischio Corbyn"

Un lungo articolo del britannico Guardian racconta la vittoria di Elly Schlein e spuntano democratici che chiedono l'anonimato per parlare del rischi Corbyn

Schlein, la 'fronda' Pd si affida al Guardian: "Con lei corriamo il rischio Corbyn"
Elly Schlein
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5 Marzo 2023 - 19.16


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Elly Schlein ha vinto. Alcuni – come Fioroni- hanno già annunciato l’uscita dal Pd mentre altri hanno preparato la valigia ma restano in attesa di capire quali saranno le mosse della segretaria che ha vinto a sorpresa le elezioni.

Ma nel frattempo la ‘fronda’ del Pd o – se vogliamo – i malpancisti hanno già parlato di rischio Corbyn, ossia del segretario del Partito laburista inglese che con la sua linea molto radicale ha portato alla vittoria di Johnson anche in collegi ‘rossi’. Anche se, va detto, alle elezioni precedenti il Labour di Corby non era andato lontano dalla vittoria e altri leader ‘riformisti’ o post blairiani avevano perso egualmente.

Ha scritto il Guardian: L’elezione di Schlein a leader del PD è stata una sorpresa: i sondaggi avevano previsto una vittoria di Stefano Bonaccini, il rispettato presidente della Regione Emilia-Romagna, con un ampio margine dopo aver vinto una votazione limitata agli iscritti al partito PD. Ma alle primarie aperte del 26 febbraio ha ottenuto quasi il 54% contro il 46% di Bonaccini, grazie all’effetto Schlein che ha galvanizzato il sostegno degli elettori non iscritti al partito. Il risultato ha spinto negli ultimi giorni un maggior numero di persone a iscriversi al Pd

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Altri, tuttavia, temono che Schlein, la cui piattaforma socialista e liberale sostiene tutto, dal salario minimo alle politiche verdi, dai diritti LGBTQ+ all’immigrazione, possa portare il PD su una strada radicale, diminuendo il suo appeal tra gli elettori con un destino simile a quello del partito laburista britannico sotto Jeremy Corbyn.

“La sua posizione è un po’ troppo estrema”, ha dichiarato un politico del PD che ha chiesto di non essere nominato. “Nel breve termine, potrebbe essere in grado di attirare qualche voto in più dal Movimento Cinque Stelle, ma non è questo il modo di costruire una proposta di governo in vista delle prossime elezioni generali. Il punto è che abbiamo il rischio Corbyn – molti di noi [all’interno del partito] la pensano come una buona parte dell’elettorato”.

Schlein, il cui padre è americano di origine ebraica e la madre è italiana, si è laureata in legge all’Università di Bologna e ha lavorato in entrambe le campagne elettorali dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. È stata paragonata alla deputata newyorkese Alexandria Ocasio-Cortez per il suo fervente attivismo sui temi sociali.

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Ex europarlamentare che non teme di sfidare l’autorità, nel 2015 ha lasciato il PD per la frustrazione nel vedere il percorso intrapreso dal suo leader, l’allora primo ministro Matteo Renzi.

Schlein è salita alla ribalta all’inizio del 2020 dopo che il suo piccolo partito, Coraggiosa, ha svolto un ruolo fondamentale nell’impedire all’estrema destra di prendere il potere nella regione Emilia-Romagna, tradizionalmente di sinistra. L’anno scorso è rientrata nel Pd ed è stata eletta senatrice (in realtà deputata)  alle elezioni politiche di settembre, in cui il partito ha registrato una pessima performance.

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