Diritti dei riders e dei lavoratori digitali, Bonaccini (Pd): "E' questa l'Europa per cui ci battiamo"
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Diritti dei riders e dei lavoratori digitali, Bonaccini (Pd): "E' questa l'Europa per cui ci battiamo"

Bonaccini: "Il Parlamento europeo ha appena approvato a larga maggioranza il Rapporto parlamentare sui riders e i lavoratori delle piattaforme digitali, ora pronto per il negoziato con il Consiglio".

Diritti dei riders e dei lavoratori digitali, Bonaccini (Pd): "E' questa l'Europa per cui ci battiamo"
Stefano Bonaccini
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2 Febbraio 2023 - 14.26


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La condizione lavorativa ed economica dei riders è tra gli argomenti principali del nuovo mercato del lavoro, regolamentare delle posizioni ancora per larga parte precarie e sottopagate è uno tra gli obiettivi più importanti da perseguire nel breve tempo. Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, ha accolto con soddisfazione il primo passo del Parlamento europeo in questa direzione.

“Il Parlamento europeo ha appena approvato a larga maggioranza il Rapporto parlamentare sui riders e i lavoratori delle piattaforme digitali, ora pronto per il negoziato con il Consiglio. Manca dunque solo l’ultimo passaggio per arrivare all’approvazione della direttiva, storica e rivoluzionaria, sui diritti dei lavoratori della gig economy”.

“È questa l’Europa della giustizia sociale per cui ci battiamo. La direttiva, misura legislativa vincolante per gli Stati membri, prevede il riconoscimento ai riders e agli altri lavoratori gestiti da piattaforme digitali degli stessi diritti dei lavoratori dipendenti se sono controllati dall’algoritmo. Un atto legislativo importantissimo per la protezione, la sicurezza, l’equo compenso di lavoratori e lavoratrici che non possono essere gestiti da un algoritmo, spesso al di fuori di qualsiasi norma. Su questo il gruppo del Pd al Parlamento europeo, che ringrazio, ha condotto una dura battaglia, le stesse che dobbiamo continuare a fare per il buon lavoro e la lotta al precariato”, ricorda Bonaccini.

“Ora inizia la fase di confronto coi singoli Governi per il recepimento della direttiva: il Partito democratico c’è e farà la sua parte fino in fondo, in Parlamento e nel Paese”. 

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