Guerra in Ucraina, tra i Democratici e progressisti non mancano i distinguo: “Non voterò il decreto perché la politica ha scelto di riposarsi affidandosi alla scorciatoia più deresponsabilizzante: quella militare”, ha sottolineato.
«Il senso di responsabilità mi dice invece che bisogna riaprire il dibattito sul disarmo e della diplomazia per fermare la guerra». Lo scrive il coordinatore di Articolo Uno, Arturo Scotto. «Arriva l’ennesimo decreto che per un anno destinerà all’Ucraina altre risorse militari, con il Parlamento a ratificare. E senza uno straccio di road map politica».
Per Scotto, «vincere la guerra contro una potenza nucleare significa mettere nel conto l’armageddon».
«Non convince l’ennesima cambiale in bianco al governo senza che il parlamento possa intervenire sul merito delle armi che inviamo e per quanto tempo. Manca totalmente la voce della diplomazia e una strategia dell’Europa per arrivare a un negoziato. C’è solo l’escalation militare. Per questo non ho votato il decreto Ucraina non partecipando al voto», ha concluso Arturo Scotto di Articolo Uno.