Calenda continua a guardare a destra: attacca Bonaccini (e Bersani) e plaude a Nordio
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Calenda continua a guardare a destra: attacca Bonaccini (e Bersani) e plaude a Nordio

Il leader di Azione, Carlo Calenda, attacca Bonaccini colpevole di non rompere con M5s e non chiudere le porte a Bersani mentre plaude il ministro della giustizia Nordio

Calenda continua a guardare a destra: attacca Bonaccini (e Bersani) e plaude a Nordio
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18 Gennaio 2023 - 16.31


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Carlo Calenda è coerente: attacca perfino Bonaccini che non esegue la sua linea e plaude ad uno dei più imbarazzanti ministri della giustizia come Nordio che solo pochi giorni fa aveva parlato dello strumento delle intercettazioni inutile per la lotta alla mafia.

«L’Italia ha bisogno della costruzione di un vero, solido, centro riformista. E questo vuoto sarà colmato dal nuovo partito. La stagione dei populismi si sta consumando con i dietro front del Governo Meloni, mentre il Partito Democratico è sempre più ostaggio dei fantomatici progetti di campo largo e di alleanza con i 5S. Bonaccini, che poteva rappresentare una svolta riformista, ha deciso di riaprire a D’Alema e Bersani e di siglare alleanze con De Luca ed Emiliano. Decisamente una falsa partenza».

 Lo scrive il leader di Azione, Carlo Calenda, nella sua newsletter di oggi dal titolo `Verso il partito unico dei liberali, popolari e riformisti´. «Intanto – spiega Calenda – è partito il tesseramento 2023. La tessera di Azione varrà anche per il nuovo soggetto politico. Nelle prossime settimane organizzeremo banchetti in tutta Italia

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Il plauso a Nordio

«L’intervento di Nordio è interamente condivisibile e rappresenta la linea che Azione e Italia Viva hanno sempre seguito. Su questi punti una collaborazione del Terzo Polo con l’esecutivo, sulla giustizia penale, è attuabile».

 Lo scrive Carlo Calenda su Twitter, a commento delle parole del ministro della Giustizia sulle intercettazioni che coinvolgono le persone non indagate «le quali, attraverso un meccanismo di divulgazione pilotata – ha detto Nordio – offendono cittadini che non sono minimamente coinvolti nelle indagine».

Ovviamente il problema della destra nn è la salvaguardia della reputazione delle persone (ci sarebbero tanti meccanismi) ma una giustizia che protegga i colletti bianchi e un’area grigia del mondo politico-imprenditoriale

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