Nardella: "Il Pd è come l'incompiuta di Schubert, sbagliato cambiare le regole in corsa"
Top

Nardella: "Il Pd è come l'incompiuta di Schubert, sbagliato cambiare le regole in corsa"

Nardella: «Il Pd è come l'Incompiuta di Schubert, una sinfonia non completata. Noi dobbiamo recuperare lo spirito di grande idealità che ha messo insieme due grandi tradizioni, quella democratico-cattolica e quella della sinistra».  

Nardella: "Il Pd è come l'incompiuta di Schubert, sbagliato cambiare le regole in corsa"
Dario Nardella
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Gennaio 2023 - 10.00


ATF

Il Pd sta discutendo sulle regole e la data delle primarie, in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di una guida all’opposizione del disastroso governo Meloni. Dario Nardella, sindaco di Firenze e braccio destro di Stefano Bonaccini nella corsa alla segreteria, a Radio 1 ha parlato della situazione dei democratici.

 «Il Pd è come l’Incompiuta di Schubert, una sinfonia non completata. Noi dobbiamo recuperare lo spirito di grande idealità che ha messo insieme due grandi tradizioni, quella democratico-cattolica e quella della sinistra, non solo che viene dal Pc ma includerei anche i socialisti. Per fare questo non basta mettere insieme le persone, i gruppi dirigenti che hanno finito per declinarsi in correnti di potere: ci vogliono grandi idee, forti e su questo dobbiamo lavorare».  

«Il Pd è un grande partito nazionale, abbiamo comunque raccolto più di cinque milioni di voti. La nostra forza sta nei territori, dobbiamo parlare al mondo produttivo del Paese, al mondo del lavoro. Il Pd deve tornare a essere il grande partito del lavoro, capace di parlare a territori molto diversi. La nostra forza sta nella credibilità dei nostri amministratori ed è uno dei punti di forza della mozione Bonaccini».  

La questione delle primarie online del Pd «è posta in modo tardivo, a congresso iniziato. Non c’è mai stata una contrarietà di principio al ricorso del voto online per allargare la partecipazione ma cambiare le regole in corsa quando c’è un congresso in atto è molto problematico. Comunque, noi sostenitori della mozione Bonaccini per senso di responsabilità e per evitare l’ennesima incomprensibile rottura su una questione regolamentare ieri abbiamo accettato il voto online come eccezione rispetto alla regola che è la partecipazione fisica ai gazebo».  

Tuttavia secondo Nardella, che è il coordinatore della mozione per Stefano Bonaccini segretario dem, «per far appassionare le persone a un congresso non basta ricorrere alle nuove tecnologie. Ci vuole un confronto sui temi, la capacità di comunicare proposte credibili. E serve un profondo rinnovamento del gruppo dirigente, per noi questo punto è irrinunciabile. Io non credo che il problema poi sia far abolire le primarie, ma abolire le correnti finalizzate all’autoconservazione».

«Se ci sono delle correnti che portano idee, proposte tanto meglio. Il pluralismo è una ricchezza. So che è più faticoso avere una vita democratica in un partito con le primarie invece che avere un partito dove decide una sola persona. È un modello culturale diverso. Secondo me i partiti personali non aiutano la democrazia a crescere, poi c’è un tema di leadership. Si può avere un grande partito di massa ma la leadership deve essere capace di tenere insieme le diverse posizioni: noi con Bonaccini non vogliamo una leadership solitaria e solista»

Native

Articoli correlati