Misiani (Pd) accusa il governo: "Sul caro carburante prende in giro gli italiani"
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Misiani (Pd) accusa il governo: "Sul caro carburante prende in giro gli italiani"

Misiani contro il governo Meloni: "È stato un errore fare due aumenti delle tasse nel giro di un mese, bisognava fare un'operazione più graduale. 30 centesimi tolti di botto nel giro di due settimane sono una mazzata per gli automobilisti italiani".

Misiani (Pd) accusa il governo: "Sul caro carburante prende in giro gli italiani"
Antonio Misiani
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11 Gennaio 2023 - 09.43


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Il governo Meloni sta sfacciatamente prendendo in giro gli italiani sulla questione del caro carburante. Dopo aver dato il via libera al taglio dello sconto sulle accise, la destra ha iniziato a gridare alla speculazione, sperando di distrarre per l’ennesima volta (ma invano) l’attenzione dell’opinione pubblica. E’ di questo avviso Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia del Pd.

«Ci stanno prendendo in giro. Diesel e benzina dal 1 all’8 gennaio sono aumentati in misura pari all’aumento delle accise, gridare alla speculazione è una presa in giro. È il classico atteggiamento della destra. È stato un errore fare due aumenti delle tasse nel giro di un mese, bisognava fare un’operazione più graduale. 30 centesimi tolti di botto nel giro di due settimane sono una mazzata per gli automobilisti italiani. È chiaro che trovare un miliardo al mese non è facile, ci sono però scelte assurde o non prioritarie fatte dal governo in legge di bilancio che potevano essere evitate. Ad esempio 12 norme di condono che costano oltre 1 miliardo di euro nel 2023. Oppure la flat tax estesa agli autonomi fino agli 80mila euro. Le marchette elettorali fatte dalla destra che costano milioni di euro potevano essere evitate e i soldi utilizzati diversamente».

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«Bisogna mettere i soldi nelle tasche di chi ha più bisogno. Il taglio del cuneo fiscale di 2 punti quando l’inflazione è al 12% è assolutamente insufficiente». Sulle primarie del Pd, Misiani ha affermato: «Io appoggio Schlein perché al Pd serve una scossa, non una soluzione rassicurante. Siamo usciti duramente sconfitti dalle elezioni e serve un profondo rinnovamento che a mio avviso Schlein incarna più di altri candidati, che comunque rispetto. E poi c’è un tema di posizioni politiche. Nel programma e nelle idee che Schlein incarna c’è il collegamento tra lavoro, giustizia sociale ed emergenza climatica. Da lì il Pd può ripartire e riconquistare il suo senso».

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